Nelle ultime ore, lo storico Alessandro Barbero – diventato una specie di star negli ultimi anni su YouTube – è al centro di una polemica per un video in cui si esprime contro il Green Pass, denunciandolo come una misura ipocrita. Ovviamente non si tratta di una posizione negazionista, anzi: Barbero si dice favorevole all’obbligo vaccinale. Ma nonostante questo lo storico è finito preso nel vortice dei fronti contrapposti: tra i no vax e gli scettici che cercano di intestarselo e usarlo come testimonial e i sostenitori del governo che cercano di farlo passare per uno scettico.
L’accusa di Barbero, in realtà, non è diversa da quella classica mossa dagli scettici del Green Pass: è una misura che limita la libertà e che discrimina. Il governo, sostiene Barbero, dovrebbe avere il coraggio di dire chiaramente che vuol che gli italiani si vaccinino, non cercare di ottenere quel risultato con mezzucci di vario tipo.
“E poi naturalmente un altro motivo per cui si finisce all’inferno è quando si è ipocriti. E cioè non si ha il coraggio di dire le cose come stanno”, ha detto Barbero durante un evento su Dante. “Un conto è dire ‘signori abbiamo deciso che il vaccino è obbligatorio perché è necessario e di conseguenza adesso introduciamo l’obbligo’. Io non avrei niente da dire su questo. E un conto è dire ‘ma no non c’è nessun obbligo per carità, semplicemente non puoi più vivere, non puoi più prendere i treni, andare all’università… ma non c’è l’obbligo nel modo più assoluto. E del resto questo serve perché il vaccino serve davvero, il Green Pass serve per questo non per indurre la gente a vaccinarsi col sotterfugio, assolutamente non per carità…’ Io credo che Dante il girone degli ipocriti avrebbe trovato il modo di riempirlo fino a farlo traboccare scegliendo tra i nostri politici di oggi”.
Il video si può vedere qui sotto:
Alessandro Barbero sul greenpass e l'ipocrisia della politica sull'obbligo surrettizio. pic.twitter.com/bo9Qf7FBFb
— Alessandro Ricci (@alessandricci) September 5, 2021
Sempre su questo tema, Barbero ha anche firmato una lettera aperta di 150 docenti universitari contro il Green Pass, in cui si legge: “Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi però reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione e con quanto stabilito dal Regolamento Ue 953/2021, che chiarisce che ‘è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate’ per diversi motivi o ‘che hanno scelto di non essere vaccinate'”.