Ieri pomeriggio Joe Biden ha giurato ed è diventato il presidente degli Stati Uniti. Ora comincia la parte dificile. Mentre la Casa Bianca lavora per mettere insieme pacchetti legislativi ambiziosi con cui affrontare la crisi climatica, la riforma dell’immigrazione e altre priorità, Biden ha cominciato firmando una serie di ordini esecutivi per cancellare una lunga lista di regole dell’era Trump.
“Comincerò mantenendo le promesse al popolo americano”, ha detto Biden dallo Studio Ovale, riconoscendo che “c’è ancora una lunga strada da fare”. Il primissimo ordine esecutivo che ha firmato rende obbligatorie le mascherine sulle proprietà federali e incoraggia tutti gli americani a indossarle per i prossimi 100 giorni. In più, ha firmato una serie di memorandum per affrontare la pandemia e un nuovo codice etico. Ecco tutto ciò che Biden ha già fatto nel suo primo giorno da presidente.
ADDIO AL MURO DI TRUMP
Tra i primi ordini esecutivi firmati da Biden ce n’è uno che ferma ufficialmente la costruzione del muro che è stato al centro della retorica trumpiana negli ultimi anni, a partire dalla sua campagna elettorale del 2016. Nel 2019 Trump aveva portato il governo allo shutdown dopo che il Congresso si era rifiutato di finanziarne la costruzione, che oggi Biden ha fermato. Nel frattempo, dei 3144 km da costruire ne sono stati eretti solo 727.
ADDIO AL MUSLIM BAN
Una delle iniziative più xenofobe di Trump, il famoso “Muslim Ban” – che vieta di entrare negli Stati Uniti ai cittadini di una serie di nazioni mediorientali e africane a maggioranza musulmana – è stato ufficialmente cancellato da Biden, che ha ordinato al Dipartimento di Stato di ricominciare a processare i visti per i cittadini dei Paesi che finora erano stati esclusi e di “ripristinare la giustizia e rimediare al male causato” dal provvedimento.
IL RITORNO AGLI ACCORDI DI PARIGI SUL CLIMA
Una delle prime mosse di Trump da presidente è stato il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi che, firmati nel 2015, limitano le emissioni di gas serra. Per fortuna la mossa di Trump è entrata in vigore solo nel novembre 2020, il giorno dopo che ha perso le elezioni per un secondo mandato, e quindi non ci è voluto tanto prima che venisse annullata da Biden – gli Stati Uniti torneranno a far parte degli accordi entro 30 giorni.
LA PROTEZIONE DEI DREAMERS
Pochi mesi dopo essere stato eletto, Trump aveva cancellato le protezioni – volute da Obama – per i cosiddetti “dreamers”, ovvero migranti senza documenti entrati negli Stati Uniti da bambini. Obama aveva definito la decisione di Trump “sbagliata” e “crudele”. Ieri Biden ha firmato un memorandum che ordina al Segretario alla Sicurezza nazionale e al Procuratore generale di prendere “tutte le misure appropriate a norma di legge” per ripristinare e rafforzare la politica di Obama in materia, e propone al Congresso di lavorare a un provvedimento che offra ai “dreamers” la possibilità di ottenere la cittadinanza americana.
Questo articolo è apparso originariamente su Rolling Stone US