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L’Eurogruppo ha deciso: no agli Eurobond, sì al MES

Il nuovo MES avrà 240 miliardi di euro di liquidità, e sarà accompagnato da una cassa integrazione europea da 100 miliardi e da un fondo comune di investimento da 200 miliardi

DANIEL ROLAND/AFP via Getty Images

In una riunione tenutasi ieri sera l’Eurogruppo – ossia la riunione dei ministri dell’Economia dei paesi UE – ha stabilito quali saranno le misure che l’Europa adotterà per affrontare la crisi economica arriverà dopo la pandemia. 

L’accordo è arrivato dopo più di una settimana di braccio di ferro principalmente su un tema: gli eurobond, ovvero titoli di stato europei. Il premier italiano Giuseppe Conte si era espresso più volte sul tema, considerandolo vitale per l’Unione Europa e dicendo che “senza ognuno dovrà fare per sé”, e con lui si erano schierati altri Paesi tra cui Francia e Spagna; mentre dall’altra parte c’erano resistenze dei Paesi del Nord Europa come l’Olanda e della Germania – solo ieri faceva discutere un titolo di Die Welt sulla “mafia che aspetta gli aiuti europei”.

Alla fine, la linea che è passata sembra essere di compromesso: gli eurobond non si faranno, si farà un nuovo MES (il famoso fondo “salva Stati”) con 240 miliardi di euro da prestare ai Paesi europei a condizioni più favorevoli – tra cui secondo il Financial Times la mancanza di obbligo per i debitori di mantenere un bilancio equilibrato durante il prestito. 

Il MES sarà accompagnato da altre due misure: una cassa integrazione europea fino a 100 miliardi e un fondo speciale di investimento da 200 miliardi. Tutte e tre le nuove misure dovrebbero essere attivate nel giro di una settimana. Come ha scritto il giornalista del Post che si occupa di UE Luca Misculin commentando la notizia, l’Italia – che sarà il principale beneficiario di queste misure, visto che è il Paese europeo più gravemente colpito dall’epidemia – non ha ottenuto tutto quello che voleva ma ha comunque ottenuto parecchio. 

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