«Il nostro amore non ha bisogno di essere formalizzato». Sembra passata un’eternità da quando Silvio Berlusconi pronunciò queste parole, quasi a voler fugare ogni dietrologia relativa a un suo possibile matrimonio con Marta Fascina, la sua attuale compagna. Eppure era appena il mese scorso: le cagionevoli condizioni di salute del premier sembravano aver riposto ogni disio di “e vissero per sempre felici contenti” nell’armadio e, insomma, quel matrimonio non si aveva proprio da fare.
E invece no; proprio come nel discusso finale di Interstellar, alla fine l’amore ha vinto su tutto, anche sulla scienza e sulla finitezza tipica della nostra specie. Domani, a Lesmo, nella suggestiva location di Villa Gernetto, sarà infatti celebrato un matrimonio “simbolico” per suggellare la corrispondenza d’amorosi sensi che lega la deputata 34enne calabrese e l’ex presidente del Consiglio.
Simbolico, certo, ma non economico: anche in questo caso, il Cavaliere ha scelto di non badare a spese, optando per una cerimonia ristretta e parecchio sobria, ma densa di significato e poesia. Pochi invitati, una settantina al massimo, che avranno il privilegio di assistere allo scambio degli anelli e delle promesse d’amore dei due sposi.
Secondo quanto ha riportato il Corriere della Sera, Berlusconi ha già regalato alla compagna un magnifico solitario, mentre lei ha voluto esagerare sfoderando la quintessenza dell’artigianato calabrese, facendo realizzare, attraverso il fratello, un calco delle sue mani intrecciate a quelle del compagno, come testimonianza di un amore che non sarà mai spezzato da niente, neppure dall’inevitabile decorso del tempo.
Che dire: gli anni passano, le maggioranze cambiano, ma per Berlusconi la vita è, prima di ogni altra cosa, un tempo delle mele senza soluzione di continuità.