Non sappiamo ancora molto dell’attentato di stanotte a Hanau, in Germania, dove un uomo ha sparato contro alcuni shisha bar uccidendo 9 persone ed è poi stato ritrovato morto insieme alla madre nel suo appartamento, lasciando dietro di sé un video di rivendicazione e un manifesto esplicitamente razzista.
Di fronte a un nuovo attentato di estrema destra in cui questa matrice sembra essere esplicita e innegabile l’estrema destra italiana ha reagito in due modi.
Da una parte ci sono le voci mainstream – quelle che contano qualcosa o più di qualcosa da un punto di vista politico ed elettorale – che hanno condannato il fatto ed espresso il necessario cordoglio. Giorgia Meloni ha detto che quanto accaduto a Hanau “è disumano” ed è “un crimine orribile che ci lascia sconcertati e che condanniamo con fermezza. Nella nostra Europa non c’è nessuno spazio per terrorismo, razzismo e xenofobia”.
Quello che è accaduto ad #Hanau è disumano. Cordoglio e vicinanza al popolo tedesco, colpito da un crimine orribile che ci lascia sconcertati e che condanniamo con fermezza. Nella nostra Europa non c'è nessuno spazio per terrorismo, razzismo e xenofobia https://t.co/m18vRYmJVl
— Giorgia Meloni ?? ن (@GiorgiaMeloni) February 20, 2020
Allo stesso modo, da Salvini è arrivata “una preghiera per i morti innocenti, un pensiero per i feriti e le famiglie delle vittime della follia omicida”
Orribile strage a #Hanau in Germania, una preghiera per i morti innocenti, un pensiero per i feriti e le famiglie delle vittime della follia omicida, un abbraccio di solidarietà al popolo tedesco.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 20, 2020
Ma oltre a queste voci istituzionali – sul cui comportamento si potrebbe comunque discutere, visto che nell’esprimere le loro condanne di rito ignorano completamente il loro ruolo di facilitatori dello sdoganamento dei discorsi d’odio di destra nel nostro paese – c’è anche una parte dell’estrema destra italiana che non è del tutto convinta di come sono andate le cose questa notte a Hanau.
Un esempio è Marco Gervasoni, l’ex professore della LUISS epurato l’anno scorso dopo aver scritto un tweet in cui invitava ad affondare la Sea Watch, che ha già capito tutto di come si sono svolti i fatti – ed è stato un complotto.
In una serie di tweet Gervasoni ha dato la sua personale interpretazione degli eventi di questa notte. Prima spiegando che “è piuttosto evidente” che i servizi segreti abbiano tutto l’interesse a usare i neonazisti per attentati del genere, e legando l’attentato (“vedi un po’ le coincidenze”) a un disegno di legge appena approvato in Germania contro l’odio sui social.
#Hanau vedi un po’ le coincidenze. Il giorno dopo che il Governo vara un disegno per una stretta sui social contro “odio” (che è sempre di “estrema destra” of course) una strage che ha per ora la puzza neo nazi. Ah fossimo ingenui, purtroppo conoscendo la storia non lo siamo.
— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) February 20, 2020
#Hanau è piuttosto evidente che i servizi tedeschi, eredi di Gestapo e Stasi, mica pizza e fichi, hanno tutto l’interesse a che esista una galassia di idioti nazisti che compiano il loro “mazzetto di omicidi” al momento opportuno. Da che mondo è mondo è cosi, ovunque.
— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) February 20, 2020
Poi dicendo che “ovviamente i servizi hanno trovato il video che prova che la matrice è di ‘estrema destra’. Molto prevedibile” e parlando di nuovo di un attentato realizzato sì da neonazisti ma utilizzati dai servizi segreti per i loro scopi.
#Hanau ovviamente i servizi hanno trovato il video che prova che la matrice è di “estrema destra”. Molto prevedibile
— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) February 20, 2020
#Hanau per gli scemi. I neo nazi in Germania ci sono, sono convinti neo nazi, quindi non sono molto intelligenti. I servizi li monitorano, li infiltrano, li condizionano. Quando serve gli fanno fate un “mazzetto di omicidi” Cosa che hanno sempre fatto, tutti, nessuno escluso.
— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) February 20, 2020
Anche Francesca Totolo – editorialista di punta del Primato Nazionale, la rivista di CasaPound – ha espresso dubbi simili, sempre su Twitter. L’attentatore è stato trovato morto in casa, quindi “qualcuno ha coperto subito le tracce”.
“Attentatore trovato morto in casa”, qualcuno ha coperto subito le tracce.
Ovviamente, quando l’attentatore è islamista ci vogliono giorni per sapere l’identità… Se occidentale si sa tutto, pure il numero di scarpe, entro poche ore.#Hanau https://t.co/JevKv5lp4o— Francesca Totolo (@francescatotolo) February 20, 2020
A un primo sguardo le voci di questi personaggi possono sembrare minoritarie, ma non vanno ignorate: minoritario non vuol dire necessariamente irrilevante. Sì, questi circoli non avranno seguito da un punto di vista elettorale, ma non è raro che trovino orecchio presso chi ce l’ha – agendo come avanguardie e dettando la linea alla destra mainstream.
E oltre a questo, in un’era in cui l’informazione tradizionale è sempre più screditata e le teorie del complotto sono sempre più diffuse, gli avvelenatori seriali di pozzi che fomentano dubbi su ciò che avviene nel mondo per piegare i fatti ai propri scopi politici sono particolarmente pericolosi.