Dopo una settimana di votazioni sia online che nei seggi, la Commissione elettorale centrale russa ha comunicato i risultati del referendum costituzionale voluto da Vladimir Putin: il sì ha vinto con il 76% dei voti. Secondo i primi dati, l’affluenza è stata quasi del 65%.
I cambiamenti più importanti contenuti nella riforma riguardano l’annullamento del doppio mandato presidenziale consecutivo, che permetterebbe a Putin – ammesso che venga eletto – di governare fino al 2036. Altre modifiche riguardano emendamenti per esplicitare e rafforzare il divieto ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, per riconoscere i russi come il gruppo etnico principale nella nazione, per riconoscere formalmente la Russia come stato successore dell’Unione Sovietica e per aggiungere una serie di riferimenti religiosi alla Costituzione.