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Sei uno scrittore di fantascienza? Forse il Ministero della Difesa francese sta aspettando proprio te

Il Ministère des Armées ha dato inizio a un esperimento unico in Europa, chiedendo a un gruppo di scrittori di fantascienza di immaginare come saranno le guerre del futuro

Foto: Ben Griffiths/Unsplash

Tra i generi letterari che hanno saputo prevedere il futuro, la fantascienza occupa ovviamente un posto di rilievo. Negli anni abbiamo assistito a diversi esempi di questa capacità di precognizione: il cyberspazio tratteggiato da William Gibson nel Neuromante è ormai una realtà consolidata, i quotidiani online e i tablet che fanno capolino in 2001: Odissea nello Spazio di Arthur C. Clarke sono ormai il fulcro delle nostre giornate e le preoccupazioni dovute alla pervasività della sorveglianza che George Orwell aveva espresso in 1984 si sono rivelate più fondate del previsto.

Anche all’interno degli uffici del Ministero della Difesa francese hanno ben presenti questi sviluppi: nel 2019, il Ministère des Armées ha infatti istituito il cosiddetto “Red Team”, ossia un gruppo composto da futurologi e autori di fantascienza che hanno legato la propria carriera alla capacità di tratteggiare sviluppi ancora sconosciuti. Il loro compito è quello di predire i futuri scenari di guerra che potrebbero dilaniare l’Europa e il mondo intero.

Il gruppo è composto da volti noti della cultura pop d’oltralpe, selezionati da un apposito comitato scientifico dell’Università di Paris Sciences & Lettres e caratterizzati dalla capacità di portare uno sguardo inedito, originale e creativo verso un futuro possibile. Ne fanno parte lo scrittore Laurent Genefort (vincitore del Grand Prix de l’Imaginaire del 1995 con il suo romanzo Arago), lo sceneggiatore Xavier Dorison e il cartoonist e fumettista belga François Schuiten, noto per il ciclo di graphic novel Les cités obscures e per l’applicazione della Realtà Aumentata al fumetto.

Il progetto del Red Team è stato suddiviso in quattro stagioni: nella prima, conclusasi lo scorso anno, il gruppo ha elaborato due tomi destinati a fare scuola: Chronicle of a Cultural Death Foretold, che immagina una società di comunità virtuali durante un attacco bioterroristico; e The Sublime Porte Opens Again, che anticipa una svolta tecnologica destinata a cambiare profondamente le liturgie della guerra e le regole di combattimento tradizionali.

Foto: Hello I’m Nik/Unsplash

Nel primo scenario (un romanzo a tutti gli effetti), la creazione di “sfere sicure” ha cambiato radicalmente il modo in cui le persone interagiscono con la realtà. Gli individui possono scegliere di entrare a far parte di realtà alternative che riflettono completamente le loro affinità e interessi (credenze religiose, identità), escludendo ogni tipo di contraddittorio e demonizzando il senso critico – come avrete intuito, un futuro non troppo distante dal Metaverso di Zuckerberg e da un dibattito ormai asfittico, contrassegnato dalla chiusura nei confronti di chi ha opinioni troppo diverse dalle nostre e da una crescente polarizzazione delle idee.

Il risultato previsto è che, entro il 2040, il 90% degli europei sarà membro di una bolla alternativa e perderà la capacità di condividere un mondo reale comune caratterizzato da punti di vista differenti sulle cose. Nella città fittizia di Big City, il governo si sta sgretolando di fronte all’avanzare di queste safety zone, e la popolazione si sta progressivamente balcanizzando. Nel 2045 la minaccia di un attacco bioterroristico è il colpo finale e destabilizzante per la città, che nel frattempo sta pagando a caro pezzo gli sviluppi del riscaldamento globale. Scoppia una vera guerra cognitiva tra sfere sicure in competizione, in cui le informazioni confuse e l’assassinio di personaggi rappresentano eventi all’ordine del giorno. In mezzo a questo ambiente altamente instabile e incerto, l’esercito francese è costretto a intervenire per evacuare alcune popolazioni per ordine dell’Unione Europea, in quella che è nota come la campagna di Omanyd.

Nel secondo, la narrazione è incentrata sul concetto di “Iperfortezza”, un sistema difensivo creato per contrastare la diffusione dei missili iper-veloci e che diventa una consuetudine nelle pratiche difensive di tutti gli Stati europei, con un riferimento abbastanza evidente alla realtà odierna dell’Unione, che assomiglia sempre di più a un fortino inespugnabile.

Recentemente, il Red Team ha pubblicato il primo dei libri-scenario della seconda stagione, Ces guerres qui nous attendent. Anche in questo caso, le speculazioni sono tantissime, e tutte caratterizzate dalla capacità di intersecare una contemporaneità perturbante che, negli ultimi anni, ha saputo stupirci in quanto a stranezze: si passa dalla creazione di una nuova nazione pirata nata dai cambiamenti climatici all’hacking degli impianti neurali, fino al deflagrare guerre cognitive basate sulla disinformazione di massa. Insomma: per il Ministero della Difesa francese sembra, questi tempi sono talmente weird e spaventosi da richiedere misure radicali, calcolo dell’imponderabile compreso.

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