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Terza dose e obbligo vaccinale: cosa ha detto Draghi ieri in conferenza stampa

I temi toccati sono stati essenzialmente tre: la pandemia, la situazione in Afghanistan e le tensioni nella maggioranza di governo

Foto: Michele Tantussi/Getty Images

Ieri, al termine del primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, il premier Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa insieme ai ministri Gelmini, Bianchi, Speranza e Giovannini per parlare della situazione generale del Paese e rispondere alle domande dei giornalisti. I temi toccati sono stati essenzialmente tre: la pandemia, la situazione in Afghanistan e le tensioni nella maggioranza di governo. 

Sulla pandemia, Draghi e Speranza si sono detti favorevoli a estendere l’obbligo del green pass ad altri ambiti lavorativi e che non è una questione di “se” ma di “a chi” e di “quanto in fretta”. Alla domanda se, una volta che sarà arrivata l’approvazione definitiva da parte di Ema e Aifa, il vaccino potrebbe diventare obbligatorio, Draghi ha risposto di sì con un tono che non ammette repliche. Risposta affermativa anche sul tema della terza dose. 

Si è poi parlato della riapertura delle scuole. Secondo Draghi, il Paese è pronto a fare quel passo: le percentuali di vaccinazione sono soddisfacenti, il Green Pass sembra funzionare. “Sicuramente qualcosa andrà storto, però ce l’abbiamo messa tutta”, ha detto. Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha annunciato che nelle classi in cui tutti gli studenti sono vaccinati sarà possibile togliere la mascherina. 

Sul tema dell’Afghanistan e su quello, collegato, dell’immigrazione, Draghi è stato più generico. “Il salvataggio degli afgani ha ancora una volta dimostrato la povertà dell’Ue per quel che riguarda la gestione dell’immigrazione, è un problema mondiale e l’Ue unita da tanti principi non riesce ad affrontarlo,” ha detto, attaccando quei “Paesi che hanno detto: non vogliamo rifugiati. Ma come si fa?” Ha poi annunciato che i circa 5000 afghani accolti in Italia hanno subito ottenuto lo status di rifugiati e sono stati immediatamente vaccinati, e che i numeri dell’immigrazione quest’anno “non sono spaventosi”.

Infine, la politica interna. Draghi ha minimizzato lo scontro aperto con la Lega, dicendo che “il governo va fondamentalmente d’accordo nei suoi membri” e che il governo va avanti, punto.

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