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Troppa gente sui Navigli e Beppe Sala incazzato: benvenuti nella fase 2

Vi ricordate le polemiche su chi andava a correre durante il lockdown? Ecco a voi la versione aggiornata

Foto via Twitter

La prima settimana della cosiddetta fase 2 sta volgendo al termine e le nuove disposizioni hanno già provocato il primo “caso”. Repubblica (e con lei diversi quotidiani) infatti ha pubblicato una serie di video e foto risalenti a ieri pomeriggio che mostrano i Navigli di Milano apparentemente pieni di gente, con molte persone senza mascherine (che in teoria sarebbero obbligatorie) o che non rispettano le distanze. 

Come hanno fatto notare diverse persone, però, si tratta di foto e video quantomeno ingannevoli: per una questione di prospettiva le persone sembrano molto più assembrate di quanto non siano in realtà.

Nonostante questo, comunque, è innegabile che sui Navigli ci fosse gente – dopotutto chi non vorrebbe uscire di casa a farsi un giro dopo due mesi di lockdown? Com’è innegabile che chi era in giro senza mascherina abbia fatto qualcosa di sbagliato e di molto pericoloso per la salute pubblica. In ogni caso i video hanno fatto discutere e la reazione politica non è tardata ad arrivare, sotto forma di un video del sindaco di Milano Beppe Sala che ha annunciato un “ultimatum” alla cittadinanza, minacciando di chiudere di nuovo tutto, a cominciare dai Navigli e dalla possibilità di vedere prodotti da asporto (“e poi glielo spiegate voi ai commercianti”, ha detto).

La polemica sui Navigli ricorda molto le polemiche dei mesi scorsi su chi andava a fare jogging durante il lockdown. Se da una parte è chiaro che sarebbe consigliabile evitare per il bene di tutti, dall’altra è altrettanto palese che il problema della Lombardia – che continua a registrare centinaia di morti e migliaia di nuovi casi al giorno – non siano poche decine di persone sui Navigli ma qualcosa di ben più sistemico, che sta nel modo in cui la politica ha affrontato l’emergenza.

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