Secondo quanto riporta il New York Times, nel 2019 lo staff della Casa Bianca avrebbe contattato la governatrice del South Dakota per chiedergli come funzionasse il processo per aggiungere il volto di un altro presidente a quelli ritratti sul Monte Rushmore. Quando poi Trump era andato in South Dakota il mese scorso per il 4 luglio, la governatrice dello Stato Kristi Noem gli aveva regalato una replica in miniatura del Monte Rushmore con scolpito anche il suo volto.
La domanda è di per sé strana, ma è anche più strana se si pensa che la cosa non è di pertinenza dello Stato ma del governo federale, e che il National Park Service ha già risposto diverse volte alla richiesta dicendo di no, perché l’instabilità della struttura rende impossibile fare aggiunte.
In un’intervista del 2018, Noem ha detto che Trump le ha detto che avere il suo volto scolpito nella montagna era “un suo sogno”. Secondo Noem, durante una visita alla Casa Bianca Trump le avrebbe detto, “Kristi, vieni qui, stringimi la mano”. “Gli ho stretto la mano”, ha continuato la governatrice, “e ho detto, ‘Presidente, dovresti venire in South Dakota. Abbiamo il Monte Rushmore’. E lui: ‘Sai che è un mio sogno avere il mio volto sul Monte Rushmore?’ Io mi sono messa a ridere. Lui non stava ridendo, era serio”.
Viste le dimensioni dell’ego di Trump, non è una sorpresa: ha detto spesso di essere al pari o meglio di molti presidenti del passato.
Questo articolo è apparso originariamente su Rolling Stone US