Nel sottobosco del grottesco di quella serie televisiva nonsense chiamata “politica italiana” spicca il nome di Sara Cunial. Forse vi ricorderete di lei per alcune prese di posizione un po’ forti relative alla campagna vaccinale e alla gestione pandemica da parte del governo.
Ad esempio, nel 2021 è stata tra i volti più in vista dell’opposizione al green pass – essendo sprovvista di certificazione verde, a gennaio ha dovuto astenersi dalle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica – mentre nel 2019 ha traghettato all’interno delle aule parlamentari le istanze dell’Alleanza Italiana Stop 5G, partecipando a uno sciopero della fame intrapreso allo scopo di sensibilizzare Governo e Parlamento sui “gravi pericoli” che deriverebbero dal wireless.
Insomma, Cunial non è nuova ad azioni eclatanti. Oggi pomeriggio, però, la deputata – che è entrata a Montecitorio con il Movimento 5 Stelle per poi spostarsi nel gruppo misto, allontanata a causa delle sue posizioni scettiche nei confronti dei vaccini – ha saputo superarsi: «Vi consiglio di starmi molto lontani, perché ho qui con me acqua santa, aglio e paletto», ha detto alla fine del suo intervento – un po’ delirante, a dirla tutta, anche se qualcuno è riuscito a trovarci dell’ironia – di oggi alla Camera, in cui ha tentato di ironizzare sul presunto immobilismo che il governo avrebbe palesato negli ultimi due anni.
Sara Cunial alla Camera con "acqua santa, aglio e paletto" pic.twitter.com/8Bw5m1jnxi
— David Allegranti (@davidallegranti) May 5, 2022
Cunial è il frutto di uno dei tanti esperimenti “rivoluzionari” con cui il Movimento 5 Stelle (quello di qualche anno fa, eterodiretto dalla Casaleggio Associati e ossessionato dal presunto potenziale emancipatorio della “rete”) avrebbe dovuto “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno”, ossia le cosiddette “parlamentarie”, con cui la cabina di regia del partito chiamò all’azione gli iscritti per intervenire direttamente sulla definizione dei collegi plurinominali della Camera tramite delle votazioni online. Ai tempi, Sara Cunial riuscì a preparare il terreno per l’ingresso a Montecitorio raccogliendo appena 132 clic. Tanto le bastò per candidarsi alle elezioni del 2018.