Secondo quanto dichiarato dalle autorità ucraine, la Russia starebbe ritirando le propire truppe dalla capitale, Kiyv, optando per un ritiro strategico in Bielorussia.
Sono stati registrati nuovi sviluppi anche sul piano dei negoziati: alla vigilia dei nuovi colloqui tra Kiev e Mosca, programmati per domani e dopodomani in Turchia.
In un’intervista con giornalisti indipendenti russi riportata dalla Cnn, il presidente Volodymyr Zelensky ha infatti affermato di essere pronto ad accettare lo status di neutralità dell’Ucraina come parte di un accordo di pace con la Russia.
«Garanzie di sicurezza e lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo. Questo è il punto più importante», ha detto Zelensky. «Era il primo punto di principio per la Federazione Russa, per quanto ricordo. E per quanto ricordo – ha sottolineato il presidente ucraino – hanno iniziato la guerra per questo». Ecco perché «Le nostre priorità nei negoziati sono note. La sovranità e l’integrità territoriale sono fuori dubbio. Efficaci garanzie di sicurezza per il nostro Stato sono obbligatorie».
Zelensky ha però ricordato che «le questioni del Donbass e della Crimea devono essere discusse e risolte» nei colloqui di pace, non aprendo esplicitamente la strada a una svolta autonomista delle due regioni contese.