Spesso nella nostra vita quotidiana siamo costretti a scegliere tra due opposti. Rumore o silenzio, luce o oscurità, bianco o nero, tutto sembra presentato in maniera binaria, come se il mondo fosse diviso tra poli opposti e inconciliabili. Succede anche nella musica: in molti pensano, per esempio, che sia impossibile far convivere la classica con il rap o il jazz con il metal, ma siamo sicuri che sia davvero così? E se ci fosse un’altra strada, capace di risolvere il conflitto e offrire possibilità inaspettate?
È questo desiderio, andare oltre i contrasti e godersi mondi apparentemente opposti, che ha ispirato glo™ together&more, evento digitale organizzato giovedì 28 maggio sui social di glo™ per accompagnare il lancio – in anteprima in Italia – di glo™ HYPER, il nuovo dispositivo a tabacco riscaldato di ultima generazione di British American Tobacco che cambia le regole della categoria.
Su un palco digitale ospitato dalla pagina Facebook di glo™, si sono alternate coppie di artisti apparentemente diversi, che hanno dimostrato come mondi opposti possono incontrarsi in maniera inaspettata: Don Joe e Raoul Moretti hanno presentato un dj set con l’arpa, Nina Zilli ed Ensi hanno suonato una cover inedita, gli influencer Cecilia Zagarrigo e Marco Ferrero hanno fatto un’intervista doppia per raccontare le loro vite.
Ispirati dal concept della campagna di glo™, abbiamo coinvolto gli ospiti musicali dell’evento – Nina Zilli, Ensi e Raoul Moretti – in un quiz basato proprio sugli opposti. Beatles o Rolling Stones? Blur o Oasis? Tommaso Paradiso o Calcutta? E soprattutto: bisogna davvero scegliere tra uno dei due? E se ci fosse un “& more” che possa cambiare le carte in tavola? Ecco com’è andata.
Chi preferisci, i genietti musicali Beatles o i ragazzacci Rolling Stones?
Ensi: È davvero dura. Credo di preferire i Rolling Stones, ma forse sono condizionato dai doppiaggi di Fabio Celenza.
Nina Zilli: Raga… non scherziamo. Mi butto io dalla torre. Questa domanda non ha una risposta. Da quando sono nata amo i genietti dei Beatles e i ragazzacci degli Stones tanto quanto amo la Motown e la Stax.
Raoul Moretti: Solo per la longevità di carriera direi Rolling Stones, anche se ultimamente tramite mia figlia di 9 anni sto riscoprendo la discografia completa dei Beatles.
Meglio bruciare velocemente producendo una grande fiammata o avere una lunga carriera fatta di alti e bassi? Insomma, meglio i Nirvana o i Pearl Jam?
Ensi: Ho superato da un po’ il club 27… quindi direi Pearl Jam.
Nina Zilli: Se devo scegliere tra le due band sicuramente i Nirvana, non sono mai stata fan dei Pearl Jam, ma non perché hanno avuto una lunga carriera. Disco contro disco, i Nirvana per me sono oltre.
Raoul Moretti: Il grunge è forse stato l’ultimo grande movimento culturale, una grande fiammata ed i Nirvana ne sono stati il volto dirompente per la musica. Ma scelgo i Pearl Jam e la straordinaria voce di Eddie Vedder, che ancora adesso mi trasmette grandi vibrazioni.
Sei più Blur o Oasis? Preferisci la personalità complessa di Damon Albarn o la cazzonaggine rock’n’roll dei fratelli Gallagher?
Ensi: Scelgo gli Oasis, e non solo perché litigo sempre con i miei fratelli.
Nina Zilli: Qua, a differenza dei Beatles e degli Stones, senza il minimo dubbio scelgo i Blur. I fratelli Gallagher hanno rotto, dai, continuano a litigare… Io sono più schierata per i Blur.
Raoul Moretti: Assolutamente Blur, con la loro ironia e complessità. Musicalmente più interessanti e non scontati. Anche se poi cantavamo gli Oasis…
Chi è il grande prodigio uscito dal Disney Club, Britney Spears o Christina Aguilera?
Ensi: Tra Britney Spears e Christina Aguilera scelgo senza ombra di dubbio Selena Gomez.
Nina Zilli: Beh, sicuramente Christina Aguilera, trovo che la sua voce abbia una potenza inaudita, mentre Britney Spears era più un pacchetto che aveva dentro musica e messaggi molto più teen. Christina è una grandissima artista.
Raoul Moretti: Spears è stata forse la più premiata di sempre, ma la Aguilera ha vinto 5 Grammies. Show business e lustrini, personalmente ho ascoltato poco. Vent’anni fa mi chiesero una versione arpistica di Toxic per un evento, scelgo lei.
Chi è il rapper migliore, Eminem o Jay-Z?
Ensi: Eminem è un mostro del rap, è uno dei più grandi di sempre a livello tecnico. Però mi avete chiesto chi preferisco, e per me Jigga è fuori gara. Per mettermi in crisi dovevate chiedermi chi preferivo tra Nas e Jay-Z!
Nina Zilli: Eminem. Li amo tutti e due, però devo dire che essendo della generazione dopo… Eminem fa cose uniche sia tecnicamente che a livello di gusto.
Raoul Moretti: Scelgo Eminem, una mosca bianca in un mondo musicale in prevalenza afro-americano. Un po’ come un uomo che suona l’arpa in un mondo prevalentemente al femminile.
Preferisci il vecchio o il nuovo punk, i Sex Pistols o i Green Day?
Ensi: Non essendo fan della musica punk voto per i Green Day. Quando ero ragazzino Basket Case era ovunque!
Nina Zilli: Vestendo Vivian Westwood da una vita mi viene da dire Sex Pistols. Ovviamente, però mi piacciono tantissimo anche i Green Day.
Raoul Moretti: Gradisco di più i Green Day musicalmente, ma se parliamo di punk nudo e crudo è Sex Pistols.
Ti dà più carica la consapevolezza di Beyoncé o la tamarraggine di Lady Gaga?
Ensi: Scelgo Lady B, niente da dichiarare.
Nina Zilli: Di Lady Gaga amo il fatto che sia una cantautrice e allo stesso tempo una tamarra. Però tra le due preferisco Beyoncé, non solo per la sua consapevolezza ma per vicinanza al mio sound.
Raoul Moretti: Regine indubbiamente, ma non avendo scelto prima Eminem portiamo un punto in famiglia, quindi Beyoncè mi dà carica.
Sul ring ci sono Fabri Fibra e Marracash: chi vince la battle?
Ensi: Se la battle fosse di freestyle credo che vincerebbe Fibra, che ha un passato da freestyle che credo Marra non abbia mai coltivato. Se invece parliamo di un clash di brani… vince Marra ai punti all’ultima ripresa.
Nina Zilli: Non lo so! Io non c’ero, ero a prendere da bere.
Raoul Moretti: Tra i due litiganti sul ring posso scegliere fuori dal quadrato? Visto che oramai la Sardegna mi ha accolto negli ultimi anni, scelgo Salmo.
Chi è il vero re dell’it pop, Tommaso Paradiso o Calcutta?
Ensi: Il vero re dell’Italian pop, tra Tommaso Paradiso e Calcutta… è Mahmood.
Nina Zilli: Ragazzi… fate testa o croce e scegliete voi!
Raoul Moretti: Ho un mondo musicale di provenienza a livello di formazione ma anche di generazione molto lontano. Non riesco proprio ad essere attratto a livello di contenuti testuali o musicali da quello che oggi è definito It Pop per poter fare una scelta.
La stessa sera si esibiscono Vasco e Jovanotti: da chi vai?
Ensi: Assurdo, o non c’è nulla da fare o troppi concerti tutti insieme la stessa sera! Nell’indecisione tra Vasco e Jovanotti vado a sentirmi una bella cover band degli 883.
Nina Zilli: Vado a vedere l’apertura di Jovanotti, ma voglio arrivare per il finale di Vasco e fare l’aftershow con lui. Sapete com’è…
Raoul Moretti: Un vuoto da colmare. Vado ad un concerto di Vasco
Chi ha prodotto i pezzi migliori, Charlie Charles o Takagi & Ketra?
Ensi: A mio gusto direi Charlie Charles, senza nulla togliere alle hit di Takagi & Ketra.
Nina Zilli: Non so, non ho mai lavorato con nessuno di loro. Non si possono paragonare delle produzioni così diverse! A mio gusto personale prendo Charlie, perché nella trap sento la Jamaica della danza, il ritmo latino – non reggaeton, che forse è un po’ inflazionato – mescolato a suoni più contemporanei… e poi ha creato un sound interessante.
Raoul Moretti: Provengo davvero da un background di formazione, di ascolti e di frequentazione molto diverso per dire chi preferisco, ma se posso gioco il jolly e per quello che ho ascoltato scelgo Dardust.