Quello della cannabis light è uno dei pochissimi settori che nell’ultimo anno – tra chiusure forzate, lockdown e restrizioni varie – non ha sofferto, anzi: secondo un’indagine dello scorso maggio, per lo stress della quarantena il consumo della sostanza in Italia sarebbe quasi raddoppiato.
Ma tutto questo avviene in un Paese che per quanto riguarda la cannabis, anche quella legale – ovvero quella ricca di CBD, che ha effetti rilassanti, ma senza l’allucinogeno THC – è ancora molto indietro rispetto al resto del mondo. Solo per fare un esempio: nelle ultime elezioni americane diversi Stati hanno deciso di legalizzare il consumo di marijuana (quella vera) per uso ricreativo; intanto in Italia si parla di accomunare l’erba legale agli stupefacenti.
La verità è che in Italia la situazione del mercato dell’erba legale è piuttosto caotica, senza normative precise. La settimana scorsa anche la Cassazione si è pronunciata sull’argomento affermando la necessità di un regolamentazione del settore – che è in forte crescita e che potrebbe fare bene alla nostra economia, se solo venisse considerato di più e stigmatizzato di meno dalla politica. Una regolamentazione poi, è quello che chiedono anche i produttori, costretti ora a barcamenarsi nell’incertezza.
Tra questi c’è Hempire Italia, azienda di Mantova attiva da 4 anni e che si occupa di stili di vita alternativi, cultura underground e appunto cannabis, non solo per il consumo ma nei vari modi in cui può essere usata. L’idea dell’azienda infatti è che la cannabis, considerata una pianta “pericolosa” nella concezione comune, è molto più di quello che sembra: oltre a fumarla ha usi tessili, edilizi, alimentari e cosmetici.
Tra le cose che fa Hempire c’è ovviamente la produzione e la vendita di cannabis light – in una varietà di infiorescenze ad alti livelli di CBD e minimi livelli di THC, come prevede la legge. La canapa è coltivata in Italia nel rispetto dell’ambiente, completamente biologica in tutte le sue fasi, e venduta anche all’estero o nei negozi dell’azienda a Mantova e Montichiari, in provincia di Brescia, in via Mantova 71.
Da quest’anno Hempire sta anche puntando in grande: vuole espandersi tramite la formula del franchising, mettendo a disposizione le conoscenze del suo team e i suoi prodotti per favorire chiunque voglia entrare in un settore che, regolamentazione permettendo, sembra molto promettente.
Il mondo della cannabis è circondato da decenni da una serie di tabù e miti negativi che impediscono di vederla per quello che è: una semplice pianta con molteplici utilizzi, e non una pericolosa droga che ti distrugge la vita. Cambiare quest’immagine è difficile – soprattutto nel nostro Paese – ed è un percorso lungo, ma oggi il cambiamento sta pian piano avvenendo. Ed è grazie anche a realtà come Hempire Italia.