Una sfida a colpi di chitarra, una jam session con i 10 riff più famosi della storia del rock. Si chiama Battle Of the Riffs ed è la challenge con cui Rolling Stone e Visual Note ti invitano a dimostrare il tuo estro artistico.
Come funziona? Dal 7 al 21 febbraio, scegli uno dei 10 memorabili giri di chitarra elencati qui sotto e interpretalo come meglio credi: riprenditi con lo smartphone, posta il tuo video da 15 secondi nelle stories di Instagram taggando @RollingStoneIta, @VisualNoteGuitar e un tuo amico o una tua amica, che dovrà fare lo stesso rilanciando la sfida verso un altro chitarrista.
Non dimenticare l’hashtag #BattleOfTheRiffs – e che la sfida abbia inizio!
La redazione di Rolling Stone sceglierà le 10 performance più originali e divertenti, che faranno parte di un video pubblicato sul nostro sito e sui nostri canali social: il meglio del meglio di Battle of the Riffs.
Non devi essere un virtuoso delle sei corde, ma dimostrare la tua creatività. Hai pantaloncini, cravatta, cappello e cartella alla Angus Young? Tirali fuori. Vuoi interpretare il riff di Sweet Child o’ Mine come nel film Fratellastri a 40 anni? Fallo pure con la chitarra a tracolla! Hai imparato da School of Rock come fare una power slide degna di Pete Townshend? Faccela vedere!
Ma non finisce qui perché i 10 chitarristi scelti dalla redazione di Rolling Stone riceveranno a casa una bella ricompensa a tema: ci sono a disposizione 3 Visual Note Pack (chitarra Ibanez + kit Visual Note) e 7 Visual Note Plug and Play Kit.
Visual Note è infatti un nuovo dispositivo che permette ai principianti di imparare a suonare la chitarra e aiuta chi ha già dimestichezza con lo strumento a migliorare le proprie capacità. Basta applicare sulla tastiera della chitarra la lamina con i 132 led e gestirne tutte le funzioni attraverso la sua app. Apprendimento e divertimento sono assicurati, così come riff e assoli scintillanti!
E ora vediamo i 10 riff di chitarra più famosi della storia del rock con cui potrai sfidare i tuoi amici nella nostra Battle of the Riffs.
1Ac/Dc – Back in Black – 1980
Tre semplici accordi per un riff simbolo dell’hard rock: MI-RE-LA. Dopo la scomparsa di Bon Scott, i fratelli Angus e Malcolm Young ripartono con il cantante Brian Johnson, scrivendo il capitolo più celebre della loro storia: se c’è un pezzo degli Ac/Dc che tutti, ma proprio tutti conoscono è Back in Black. Merito del suo giro di chitarra, lo senti una volta e non te lo scordi più.
2Black Sabbath – Paranoid – 1970
Una cavalcata furiosa, l’origine dell’heavy metal. Leggenda vuole che il chitarrista Toni Iommi abbia scritto questo riff mentre Ozzy e gli altri Black Sabbath erano a pranzo, oltre 50 anni dopo non siamo mai sazi di Paranoid. È una canzone perfetta, la chitarra graffia ed è sempre un piacere sentire la ferita che brucia ancora.
3Chuck Berry – Johnny B Goode – 1959
Il riff rock & roll per eccellenza: dopo Johnny B Goode di Chuck Berry niente è stato più come prima, tutti i chitarristi presenti in questa top 10 gli devono praticamente tutto. Tra tutte le versioni viste e ascoltate, la più memorabile è senza ombra di dubbio quella dell’attore Michael J. Fox nei panni di Marty McFly nel film Ritorno al futuro.
4Deep Purple – Smoke on the Water – 1972
Quando inizi a suonare la chitarra è il primo riff che impari perché è semplicissimo. Ritchie Blackmore, il chitarrista dei Deep Purple, ha raccontato di essersi ispirato alla Sinfonia n. 5 di Beethoven e infatti Smoke on the Water è un classico dei classici, rock e non solo. La band non pensava potesse essere un singolo e invece la canzone non è diventata solo il loro biglietto da visita, ma anche la chiave che spalanca le porte del rock a ogni chitarrista.
5Foo Fighters – Learn to Fly – 1999
E pensare che è un riff di chitarra suonato da un batterista! Dopo la fine dei Nirvana, Dave Grohl è ripartito da zero fondando i Foo Fighters, diventati nel giro di qualche disco uno dei gruppi rock più importanti del XXI secolo. Potente e accattivante, è bello ricordare la versione di Learn to Fly suonata dalla più grande cover band del mondo: gli italianissimi Rockin’1000. La storia del gigantesco ensemble a formazione variabile è iniziata proprio con questa canzone dei Foo Fighters.
6Guns n’ Roses – Sweet Child o’ Mine – 1987
La canzone più famosa dei Guns n’ Roses è nata per scherzo durante il classico cazzeggio in sala prove: un riff dal piglio circense che non piaceva neanche al suo autore, Slash. Secondo il chitarrista il pezzo era infatti troppo sdolcinato, “una buffonata”, parole sue dell’epoca. Eppure, Sweet Child o’ Mine è stata la vera scintilla che ha fatto esplodere i Guns n’ Roses ed è una delizia per tutti i chitarristi del mondo, da leccarsi le dita.
7Jimi Hendrix – Foxy Lady – 1967
Foxy Lady è la prima canzone di Are You Experienced, album d’esordio di The Jimi Hendrix Experience, il gruppo del più grande chitarrista di tutti i tempi. Il pezzo ha un riff essenziale, crudo, in cui si fondono jazz, blues, psichedelia e hard rock; tra le versioni successive più interessanti segnaliamo quella post-punk dei Cure. Una sola raccomandazione: meglio non dare fuoco alla chitarra, sono prodezze che può compiere solo gente del calibro di Hendrix.
8Led Zeppelin – Whole Lotta Love – 1969
Sulle fondamenta del blues – il pezzo You Need Love di Willie Dixon – il chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page ha costruito una delle cattedrali dell’hard rock. Il riff di Whole Lotta Love è infatti una pietra miliare della chitarra elettrica, quando cominci a suonarlo è difficile, se non impossibile, smettere.
9Rolling Stones – I Can’t Get No Satisfaction – 1965
Keith Richards ha raccontato di aver scritto il riff di Satisfaction in uno stato di dormiveglia e noi non possiamo fare altro che credergli. Il giro di chitarra della canzone non è solo uno dei pilastri dell’epopea dei Rolling Stones, ma una colonna portante di tutta la cultura pop del XX secolo. E lo è diventato anche grazie all’uso del fuzz, il pedale che regala la distorsione acida caratteristica del pezzo. Tra le cover interessanti di Satisfaction, segnaliamo quella di Otis Redding, che dimostra come lo stesso riff sia ancora più travolgente se suonato con i fiati, e quella dei Devo, stravolta, ma decisamente apprezzata dallo stesso Mick Jagger.
10The White Stripes – Seven Nation Army – 2003
Po-popopo-popopooo! Il riff di chitarra di Seven Nation Army è diventato praticamente il nostro inno nazionale durante i Mondiali di calcio in Germania del 2006, vinti dall’Italia. L’autore del pezzo mai avrebbe immaginato un destino simile: Jack White è una sorta di salvatore del rock & roll delle origini, custode della tradizione chitarristica ed evangelista del verbo less is more. Ricordiamoci che The White Stripes erano solo in due e facevano casino per 100, e che il giro portante di Seven Nation Army si suona serenamente con un singolo dito.
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E ora che mani e chitarra sono calde, anzi caldissime, ricapitoliamo la nostra Battle of the Riffs.
Dal 7 al 21 febbraio, scegli il tuo riff preferito tra i 10 elencati sopra e riprenditi mentre lo suoni, pubblica un video da 15 secondi nelle stories di Instagram e sfida un tuo amico o una tua amica a fare lo stesso e rilanciare la challenge.
Tagga il tuo amico, @RollingStoneItalia, @VisualNoteGuitar e #BattleOfTheRiffs
Non sono richiesti virtuosismi, ma tanta creatività. Entro il 28 febbraio, la redazione di Rolling Stone sceglierà i 10 chitarristi più originali e pubblicherà un video Best of con le performance selezionate.
I 10 chitarristi scelti riceveranno a casa un kit Visual Note tra le soluzioni a disposizione: 3 Visual Note Pack (chitarra Ibanez + kit Visual Note) e 7 Visual Note Plug and Play Kit