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La storia del Cinema Astra di Como è quasi un film

Il cinema nel centro storico della città lombarda ha resistito all’avvento dei multisala, dello streaming, alle chiusure, ai restauri, grazie anche all'aiuto del Como 1907

Cinema Astra Como

Il Cinema Astra di Como

Foto: press

Attorno al Cinema Astra si muove una fitta schiera di personaggi. Ci sono le signore che partecipano agli incontri del Cineforum da più di qualche decennio e rinnovano l’abbonamento di anno in anno senza nemmeno aspettare di conoscere la programmazione; un giovane coordinatore under 35, Nicola Curtoni; i cinefili dell’associazione Amici dell’Astra grazie al cui impegno il cinema è rinato dalle sue ceneri. Ci sono gli under 30 che, una volta al mese, si ritrovano per fare un aperitivo al cinema, guardare un film e discutere di tecnica, inquadrature e formati.

Si può incontrare anche il signor Francesco, che tutti i comaschi conoscono, perché è stato il primo dipendente dell’Astra, a partire da quel 1968 in cui è stato inaugurato. Dopo due mesi di lavoro in fabbrica, Francesco molla tutto e decide di fare il proiezionista: lì rimane per 40 anni. Il signor Francesco era lì quando il cinema è stato chiuso nel 2018, quando è stato ristrutturato e riaperto nel 2022, e quando anche la balconata è stata resa agibile e inaugurata a gennaio 2025. Cinquantasette anni dopo, il signor Francesco è ancora tra i volontari che lavorano all’Astra e che segue con attenzione le ultime uscite. Se glielo chiedete, però, non sa dirvi qual è il suo film preferito, perché ne ha visti troppi.

Tra i lampadari anni Sessanta, le poltrone rosse e un’atmosfera che sembra essersi cristallizzata, il Cinema Astra è un simbolo storico della città, l’unico monosala rimasto aperto nel centro di Como, dove andare al cinema diventa un’esperienza realmente collettiva, proprio come possiamo figurarcela nelle fantasie romantiche alla “Cinema Paradiso”. Eppure la storia del Cinema Astra e di come sia sopravvissuto per quasi 60 anni, all’avvento dei multisala e a quello dello streaming, è una storia assolutamente reale nei suoi sforzi di sostenibilità economica e culturale.

«Il Cinema Astra nasce nel 1968, ma in quello stesso luogo esisteva già un cinema» racconta Nicola Curtoni. «Quell’anno, un prete di nome Don Fossati decide di coinvolgere la cittadinanza nella ristrutturazione della struttura. Il progetto porta a una trasformazione completa dell’edificio, con la creazione di una balconata e di una platea di oltre 400 posti». Per 30 anni l’Astra è punto di riferimento, tra prime visioni e film per famiglie, ma con l’arrivo dei multisala il suo status cambia. Come tante sale dei centri storici, il Cinema Astra diventa sala d’essai, legata al cinema d’autore. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, dato che negli anni Novanta inizia a ospitare il Cineforum di Como, già attivo dagli anni Sessanta in altre sale, ma che arriva all’Astra solo in quel momento. Avanti veloce e, ad oggi, il Cineforum di Como è uno dei più seguiti di tutta la Lombardia.
Il momento più difficile per il Cinema Astra arriva nel 2018 quando, a seguito di un’ordinanza, la sala necessita di interventi di manutenzione, di cui la gestione dell’epoca non riesce sostenere i costi e l’Astra chiude. Allora comincia il consueto tran-tran: che cosa se ne fa di quello spazio vuoto? Degli appartamenti? Dei parcheggi?

Nel frattempo, un piccolo gruppetto di affezionati all’Astra convince il parroco di allora, Don Bollini, a indire una raccolta fondi: l’obiettivo è quello di raggiungere 70.000 euro tra bandi e donazioni, per riaprire la sala. Così nasce l’associazione Amici dell’Astra, nel giugno 2021, dal gruppo di volontari che porta avanti la campagna “Salviamo l’Astra” e che tuttora si adoperano per trovare fondi, forze e idee. Decisivo è, in quel momento, il contributo del Como 1907, che dona gli ultimi fondi necessari per la riapertura del cinema Astra. La ristrutturazione può così avere inizio e la sala viene riaperta il 7 dicembre del 2022, con una capienza però limitata a 200 posti della platea. «La società Como 1907 ha avuto una grande sensibilità per il territorio e l’ha manifestato anche prendendo a cuore questa sala» racconta Nicola Curtoni. «Questo è stato il modo di restituire alla comunità, di dare alla comunità qualcosa di bello: uno spazio dove trovarsi dove divertirsi, dove emozionarsi». Il Como 1907 segue anche la seconda fase di ristrutturazione, focalizzata in particolare sulla balconata del Cinema Astra, quando nel 2024 ha portato la capienza del cinema all’originale. Spiega Curtoni: «Ci ha fatto molto piacere che ci siano stati a fianco anche per la ristrutturazione della balconata, che ha aumentato la capienza della sala a 340 posti e che abbiamo inaugurato quest’anno, il 29 gennaio per essere precisi».

Oltre al Como 1907 e agli altri sponsor, la storia del Cinema Astra è testimonianza di centinaia di persone che hanno donato per mantenere uno spazio cittadino vivo e collettivo, «è fondamentale avere dei luoghi d’incontro dove la gente si possa riunire, emozionare insieme, avere dei sogni comuni» Nicola Curtoni si prende un momento per trovare le parole giuste. «Il cinema è la fabbrica dei sogni e la sala cinematografica è il luogo dove sognare insieme un mondo diverso, un mondo più giusto, con meno disuguaglianze».

E allora ecco che il Cinema Astra si riempie delle scolaresche, con oltre 6.000 studenti ogni anno; di chi segue la programmazione del weekend, tra cinema d’autore e cinema italiano più ampio; di grandi e piccini che frequentano le proiezioni del sabato pomeriggio dedicate ai bambini; dei più di mille partecipanti a settimana che si incontrano per gli appuntamenti del Cineforum del lunedì, martedì e mercoledì, presentate e commentate con tanto di dibattito finale.
«L’effetto comunità a noi piace molto, perché si crea un clima molto conviviale, con tante persone che tornano più volte durante la settimana: magari vengono al Cineforum poi anche nel weekend, quindi si sentono proprio di casa» conclude Nicola, prima di snocciolare qualche numero: a distanza di due anni e mezzo dalla riapertura ci sono circa 50.000 spettatori l’anno, che in una città di 60.000 abitanti è un ottimo risultato.
Un po’ come se fosse un Letterboxd dal vivo, al termine delle proiezioni del Cineforum i partecipanti sono chiamati a dare le stelline, da 1 a 5, ai film appena visti. Recentemente, si è toccato il record storico di apprezzamento: L’orchestra stonata di Emmanuel Courcol ha ricevuto un altissimo punteggio di 4,7 su 5, con oltre 650 persone votanti. C’era persino una signora con acufene che ha confessato di non aver sentito quasi nulla, ma di aver comunque pianto dall’inizio alla fine.

PS: a proposito di cinema, di Como e di Hollywood, avete visto che attori erano in tribuna allo Stadio Giuseppe Sinigaglia per vedere la partita di Como-Torino? Jeff Goldblum, Terry Crews e Mark Strong.

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