Il 9 maggio, ai Superstudio di Milano, è andata in scena una sfilata unica al mondo, la prima con abiti co-disegnati da un’intelligenza artificiale. Si tratta di Fashion Flair, risultato di un progetto sperimentale lanciato da Huawei con la collaborazione di Anna Yang, stilista e creative designer del brand Annakiki. Insieme a un’equipe di sviluppatori italiani, Huawei ha dato in pasto ai suoi potentissimi smartphone P30 e P30 PRO decine di migliaia di immagini iconiche della moda degli ultimi 100 anni che, mescolate a un set di scatti delle ultime collezioni di Annakiki e rielaborate dalle unità di calcolo neurale dei dispositivi, hanno dato vita a Fashion Flair, un’applicazione “addestrata” a creare proposte di outfit uniche e potenzialmente infinite.
«In Huawei lavoriamo ogni giorno per creare progetti capaci di unire tecnologia e talento umano, per andare oltre i confini di ciò che è umanamente possibile», dice Isabella Lazzini, Marketing & Retail Director di Huawei CBG Italia. «Fornendo i parametri base per la realizzazione di un abito, come colore, lunghezza, volume e texture, l’intelligenza artificaile è in grado di fornire uno spunto da cui partire per realizzare nuove creazioni».
«Se è vero che algoritmi, neuroscienza e cibernetica sempre più spesso fanno parte della moda, è il cortocircuito della creatività che, fuso con una tecnologia sempre più avanzata, dà luogo a un nuovo ideale di bellezza», ha detto Sofia Gnoli, storica della moda.
La collaborazione con Anna Yang ha dato vita a una collezione mai vista prima, composta da 20 outfit ispirati ai colori dei device Huawei che sono stati presentati ai Superstudio di Milano. «Dalla contaminazione e dalle diversità nascono ricchezza, innovazione, nuove mode e stili», aggiunge Anna Yang. «Perché non lasciarsi contaminare anche da ciò che può fare una macchina? Questa capsule collection è solo un esempio di quello che potremo fare in futuro».
Parte dei guadagni della vendita della collezione – acquistabile online sullo store di LuisaViaRoma – verranno utilizzati per finanziare un progetto dedicato ai giovani talenti di un’accademia italiana di Fashion Design. Gli studenti potranno utilizzare Fashion Flair per trovare l’ispirazione e inventare outfit e collezioni mai viste prima.