Questa domenica al Dolby Theatre di Los Angeles si terranno i premi cinematografici più importanti della stagione, gli Oscar. Gli award americani hanno già fatto ampiamente discutere ben prima della cerimonia (di nuovo in mano a Jimmy Kimmel) con l’esclusione di Barbie da molte delle categorie principali (vedi regia e attrice protagonista), ma come ogni anno faranno arrabbiare attori, attrici, registi e pubblico soprattutto dopo le assegnazioni.
Secondo gli esperti Sisal sarà proprio Barbie il grande deluso di questa edizione: la pellicola che non riuscirà a portare sul palco del Dolby Theatre l’enorme successo ottenuto al botteghino, se non per l’Oscar ai migliori costumi, quotato 1,65. Non vedremo quindi Ryan Gosling far trionfare il suo Ken come miglior attore non protagonista (quotato a 9,00), né America Ferrera ricevere il premio come migliore attrice non protagonista (20,00), né tantomeno la coppia artistica (ma anche nella vita) formata da Greta Gerwig e Noah Baumbach portar a casa la statuetta come miglior sceneggiatura non originale (9,00).
Il vento sembra infatti soffiare a favore dell’altra metà del fenomeno Barbenheimer. Oppenheimer di Christopher Nolan potrebbe far incetta di premi e uscire vincente in 8 delle 12 candidature ricevute: miglior regista (1,05), miglior film (1,08), miglior attore (Cillian Murphy, 1,10), migliore attore non protagonista (Robert Downey Jr.), miglior colonna sonora (1,05), miglior fotografia (1,08), miglior sonoro (1,40) e miglior montaggio (1,08). Ludwig Göransson, che ha firmato la colonna sonora di Oppenheimer tornando a lavorare con Nolan dopo Tenet, è super favorito nonostante un grande rivale come il compianto Robbie Robertson dietro alle musiche di Killers of the Flower Moon (quota 9,00) di Martin Scorsese (insieme già per Toro scatenato, Casinò, Gangs of New York, The Departed, Shutter Island, The Wolf of Wall Street e il più recente The Irishman). Il musicista canadese dei The Band è venuto a mancare la scorsa estate e molti vorrebbero che il premio venisse dedicato a lui. Staccato invece Jerskin Fendrix, che ha firmato la sua prima colonna originale per Povere creature! (21,00) di Yorgos Lanthimos. Non dovrebbero essere della competizione nemmeno le OST di American Fiction (composta da Laura Karpman) e quella di Indiana Jones e il quadrante del destino (firmata dal solito John Williams), entrambe con quota a 25,00.
E l’Italia? Secondo gli esperti Sisal Io capitano di Matteo Garrone nonostante il successo di critica e botteghino non riuscirà nell’impresa di ripetere quanto avvenuto dieci anni fa con La grande bellezza di Sorrentino. La sua quota è 7,50 mentre Jonathan Glazer con La zona d’interesse è a 1,05 e può già iniziare a preparare il discorso di ringraziamento.