5 motivi per amare Shenmue III e 5 per odiarlo | Rolling Stone Italia
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5 motivi per amare Shenmue III e 5 per odiarlo

Avete bisogno di una scusa per acquistare o evitare l'ultima (forse in tutti i sensi) fatica di Yu Suzuki? Ve ne diamo dieci!

Dopo oltre anni Ryo Hazuki vedrà finalmente soddisfatta la sua sete di vendetta?

Sono passati 18 anni dall’uscita di Shenmue II e quasi cinque dall’annuncio a sorpresa del terzo capitolo durante l’ormai leggendario E3 del 2015. Ora è finalmente arrivato nei negozi e come prevedibile non è piaciuto a tutti. Da una parte ci sono i vecchi nostalgici che al solo sentirlo nominare hanno le pulsazioni accelerate e le farfalle nello stomaco, dall’altra le nuove leve che lo vedono come uno “Yakuza che non ce la fa”. La verità è che se non vi piace Shenmue III significa che avete perso la capacità di emozionarvi e che vi meritate solo un’infinita serie di Call of Duty, FIFA e Assassin’s Creed senza anima.

Acquistate Shenmue II se…

1) Vi piacciono le emozioni “antiche”

Ormai un videogioco non è tale se non ha decine di armi da fuoco con mirino laser e tracciamento satellitare, un selettore del colore del sangue, neon sotto la scocca delle auto e del plastico pronto a far saltare in aria mezza città. Shenmue III no. In Shenmue III troverete un villaggio con i bambini che fanno tai-chi in piazza, parlerete un vecchio che non ricorda chi è ma porta una foto dei nipoti nel portafogli, coglierete erbe per creare decotti capaci di dare vigore meglio di una striscia di coca, vi fermerete a guardare tramonti vicino ad un tempio con il solo rumore del vento nelle orecchie. E questo solo nelle prime tre ore.

2) Apprezzate la lotta ma non le armi

Il primo Shenmue nacque come action-RPG mutuato da Virtua Fighter e poteva contare su uno dei migliori combat system dell’epoca. In questo terzo capitolo quel sistema di combattimento torna corretto e migliorato. Per vincere non avrete a disposizione braccia, gambe e costanza. Arriverete di fronte ad avversari che semplicemente non potrete battere a meno che non vi alleniate. Il dojo del vostro maestro diventerà la vostra seconda casa, i suoi allievi vostri fratelli e la polvere che mangerete i pasti che vi condurranno alla consapevolezza. Solo in questo modo potrete arrivare allo scontro finale giustamente preparati.

3) Amate le storie di redenzione e vendetta

Ryo Hazuki aspetta da 20 anni di vendicarsi di Lan Di, l’uomo che ha ucciso suo padre. Il suo furente sentimento del primo gioco è maturato nel secondo, è diventato riflessione e voglia di arrivare alla meta ma nei tempi e modi giusti. In questo terzo capitolo lo ritroviamo ancora più consapevole di ciò che vuole e deve fare. Poche altre serie concedono al giocatore di vivere in prima persona questa sensazione di progressione e maturazione del protagonista. Una di queste, Yakuza, è riuscita a farlo altrettanto bene ma ricordate sempre che senza Shenmue la saga di Kazuma Kiryu non sarebbe probabilmente mai esistita.

4) Vi piacciono i giochi multi-evento

Se pensate che sia stato Yakuza il primo gioco a dare al giocatore la possibilità di mangiare, fare acquisti, entrare in sala giochi per provare VERAMENTE dei vecchi titoli arcade o impegnarsi in una serie di divertenti missioni secondarie… beh, siete fuori strada. Come abbiamo già detto, la saga di Nagoshi non sarebbe mai esistita senza Shenmue e ve ne accorgerete giocando questo terzo capitolo, nel quale troverete una miriade di sfide accessorie che spezzeranno il ritmo investigativo del gameplay. Occhio solo a non farvi prendere troppo la mano perché possono diventare una pericolosa droga virtuale.

5) Avete giocato i primi due capitoli

Sembra scontato ma non lo è. Se come noi avete giocato i primi Shenmue su Dreamcast o magari li avete recuperati su Xbox con la combo “film + gioco” non potete non essere divorati dalla voglia di sapere dove la storia di Ryo va a finire. Siete rimasti per 18 anni dentro quell’umida grotta per capire a cosa diavolo servono gli specchi del Dragone e della Fenice, dove ca**o è finito Lan Di e che fine ha fatto quella specie di Gollum saltellante che risponde al nome di Chai… e ora volete mollare tutto solo perché ormai siete tipi da Death Stranding? Non esiste. Mollate quei cavolo di pacchi DHL e cambiate disco, tornate alle origini… quando i video erano anche giochi.

Evitate Shenmue III se…

1) Cercate solo la perfezione tecnica

4K, 60 frame al secondo, ray-tracing, etc., se questi sono i vostri unici Credo in ambito videoludico non è proprio il caso che vi avviciniate a Shenmue III. Il gioco in questione è tecnicamente anacronistico, fuori dal tempo e in nessun modo può competere con i migliori titoli delle piattaforme su cui è uscito. Nell’insieme si lascia guardare in maniera più che gradevole e regala alcuni scorci veramente splendidi, insomma ha un’anima… ma non è sicuramente questo il prodotto che state cercando.

2) Non vi divertite senza morti ed esplosioni

Grand Theft Auto, DOOM, Hotline Miami, Resident Evil. Vi siete sfregati le mani leggendo questa piccola lista e la vostra salivazione è aumentata? Vuol dire che per divertirvi avete bisogno di un certo tipo di adrenalina, quella secreta dal vostro organismo quando su schermo si susseguono scene d’azione particolarmente violente o veloci. Non c’è nulla di male, assolutamente, solo che in Shenmue III non troverete traccia di tutto questo. C’è azione, anche molto intensa a volte, e non mancano le fasi cariche di pathos e tensione, ma è di un tipo diverso. È legata ai sentimenti, positivi e non, piuttosto che alle gonadi che roteano quando qualcuno prova a prenderle a calci o a bucarle con un proiettile.

3) Non siete giocatori pazienti

Specialmente nelle prime ore di gioco Shenmue III ha un ritmo lento, molto lento. A parte qualche sporadico combattimento dovrete principalmente girare in lungo e in largo a cerca di indizi e spesso avrete quasi l’impressione di partecipare ad una caccia al tesoro che vi fa girare in cerchio. Questo stile di gameplay esiste fin dal primo capitolo della serie e non è ovviamente cambiato in questa ultima uscita. Ricollegandoci al punto 3, questo è un elemento per niente adatto a chi in un videogioco cerca una corsa a perdifiato su carboni ardenti mentre le pallottole gli fischiano nelle orecchie. Questa è piuttosto una passeggiata con frequenti pause necessarie per godersi al meglio il panorama.

4) Non conoscete la storia precedente

Giocare Shenmue III senza aver goduto dei due capitoli precedenti è ovviamente possibile ma totalmente senza senso. Il motivo più ovvio è che seguirne la trama sarà piuttosto difficile nonostante i numerosi rimandi “alle puntate precedenti” e anche nel caso foste particolarmente arguti godersi le storie che hanno dato vita al gioco in prima persona è tutt’altra cosa. A tal proposito vi consigliamo di acquistare le versioni remastered di Shenmue I e II disponibili ormai da tempo su PlayStation 4 e attualmente acquistabili per una manciata di euro.

5) Non apprezzate lo stile orientale

Shenmue III è oriente allo stato puro. Risaie a perdita d’occhio, templi, palestre di arti marziali tenute da vecchi maestri che assomigliano a Lo Pan di Grosso Guaio a Chinatown, statuine votive a ogni angolo, chioschetti di cibo, tetti bassi… insomma, avete capito. Se apprezzate di più lo stile futuristico alla Cyberpunk o le guerre realistiche dell’ultimo Call of Duty: Modern Warfare potreste trovare questa generosa dose di “antichità” un po’ stucchevole. Il problema, sia chiaro, è solo vostro perché i panorami offerti da questo gioco sono spettacolari alla faccia delle secchiate di poligoni ed effetti speciali della concorrenza.

Produttore: Ys Net

Distributore: Koch Media

Lo puoi giocare su: PC, PS4