Rolling Stone Italia

Aiuto! – Friedl, Yang

Un orso e uno scoiattolo devono scappare da alcuni sadici cacciatori, decisi a vendicare un loro familiare
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Non sembra esserci scampo in Aiuto!, nuova uscita firmata a quattro mani dai giovanissimi Isaak Friedl (25 anni) e Yi Yang (21). Da una parte gli umani, rappresentati qui come sadici cacciatori, dall’altra gli animali, veri residenti di una foresta fitta, dipinta con pastelli coloratissimi. A fidarsi del cromatismo sembrerebbe un’allegra scampagnata in un bosco fatato. Non è così. Tutto inizia quando un orso uccide un cacciatore e, assieme a uno scoiattolo (una coppia alla Disney in una storia per niente disneyana), è costretto a scappare dalla vendetta umana. I fratelli della vittima infatti si mettono all’inseguimento, esplorando la foresta e lasciando dietro di loro una scia di morte, rane esplose e scimmie seviziate.

Come ha raccontato Friedl a Rolling Stone, «Aiuto! nasce dal mio desiderio di fondere storie forti e violente, con dei disegni vivaci e vagamente fanciulleschi. Così facendo, a mio parere, si viene a creare una narrazione su più piani, che incrementa l’interesse del lettore e permette alla storia di coprire molti temi apparentemente lontani tra loro». La giovane coppia di autori, conosciutasi l’estate scorsa, ha lavorato al libro in modo peculiare: entrambi sono disegnatori (Friedl è stato premiato come Migliore Rivelazione al Premio Boscarato del Treviso Comic Book Festival nel 2014), ma, mentre il primo si è occupato di sceneggiatura e storyboard, Yang si è occupata di disegnare la storia. E, a proposito dell’immanenza del colore nell’opera,Yang «si è presa persino una tendinite, a forza di strofinare», ricorda sempre Friedl.
Una natura così rigogliosa e avviluppante può ricordare Safari Honeymoon di Jesse Jacobs, fumetto uscito lo scorso anno in cui una giungla fittissima – molto regolare e geometrica in quel caso – inghiottiva lentamente una giovane coppia in viaggio di nozze. Aiuto! sembra procedere in direzione uguale e contraria al fumetto del canadese, presentando tavole coloratissime e selvagge in cui la violenza è esplicita, mai aliena. È vicina, umana. Una famiglia di cacciatori orribili e sadici, desiderosi di vendicare il proprio nome, fin troppo a loro agio tra la rigogliosa fauna decisa a difendere il proprio habitat. C’è sangue, odio e paura, pochi i dialoghi e davvero zero tempo per le discussioni diplomatiche. Una storia sulla vendetta che avrà un seguito, spiega Friedl, pur precisando «che il primo volume può essere visto come una storia compiuta». Prepariamoci ad altra violenza colorata, quindi.

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