Quello dei Deproducers è un progetto complesso, ambizioso e, diciamolo, al confine con l’informazione scientifica dura e pura. Ma i nomi coinvolti sono così interessanti da riuscire a dare una forma artistica (molto) più che dignitosa a un concetto abbastanza piatto.
Il super gruppo è formato dal tastierista Vittorio Cosma, dal bassista Gianni Maroccolo, dal chitarrista Max Casacci e dal cantautore, musicista e produttore Riccardo Sinigallia, con l’aiuto e il coordinamento del professor Stefano Mancuso, luminare del mondo biologico, che ha scritto i testi di Botanica.
Il complesso intreccio musicale dei pezzi ricrea perfettamente l’atmosfera “naturale” che questo disco vuole raccontare: in Fotosintesi si alternano due ritmi, per raccontare le diverse fasi del processo naturale, in Sviluppo di un fiore si segue la crescita e l’esplosione della corolla.
Al di là delle intenzioni e del collegamento con la scienza, Botanica è un disco con una produzione strumentale davvero notevole.