Rashard Bradshaw, per gli amici Cakes Da Killa, non nasconde le sue grosse ambizioni per il futuro. Più di una volta ha dichiarato di vedersi a Hollywood o a MTV fra 10 anni, ma, ancora più spesso, non ha fatto mistero che per lui l’importante è stare «comfortable and content». Comodo e appagato, in una sola parola: Hedonism. Il primo album del queer rapper del New Jersey pare proprio un manifesto sfacciato – oltre che provocatorio – su come tirare avanti in questo susseguirsi di dispiaceri inframezzati da brevi momenti felici che chiamano vita. E passando tre quarti della sua nei club, Cakes non poteva che ambientare lì un disco per lo più elettronico, minaccioso nelle basi dub e techno, ma spesso ironico nelle rime velocissime, quasi grime. Vincono su tutto: Up Out of My Face feat. quell’altra scalmanata di Peaches, una bomba da dancefloor su cui scatenare il vogueing più selvaggio, e Takin Greezy, con quella pacca hip hop che farebbe twerkare anche una pianta.
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