Rendiamo merito a una 22enne che, mentre diventa superstar del pop, apre il nuovo disco cantando: “Vaffanculo, stupido”. Charlotte Aitchinson ha grinta da vendere: ha costruito il suo album sulle tracce di Blondie e le altre della scena punk del CBGB.
Ma Sucker non è un album retrò: Charli ha utilizzato una produzione digitale ultra-distorta, preso il linguaggio sboccato dei nativi digitali e creato il miglior aggiornamento dell’estetica pop punk degli ultimi anni.
Ha capito che la differenza tra una canzone stupida e una canzone stupida-fantastica la fanno un po’ di groove e un po’ di odore di sesso.