La storia la conosciamo: si venera un certo rock nobile della California anni ’70, morbido e riccamente arrangiato e lo si ripropone con molta cura.
Cinque pavesi in Nebraska, con impegno, entusiasmo e sempre qualcosa che rimanda a un’altra cosa: il Wurlitzer come quello degli Electric Light Orchestra, lo stesso tizio di NY che mixa gli Animal Collective, la copertina dei download pittata da quell’illustratore celebrato da Pitchfork.
Insomma, è una bella avventura e l’album intero risulta gradevole, di bell’aspetto: come un rampollo di provincia che ha studiato all’estero. Non ci sono castagne pop tipo If I Ever Get Better dei Phoenix, ma con il singolo Spring Burns sfiorano la traversa.