A cinque anni di distanza dal disco diventato culto dell’anti-clubbing Engravings, torna per l’etichetta Ninja Tune (che ormai insegue i cugini di Warp sullo stesso terreno) il progetto elettronico di Matthew Barnes.
E così tornano anche le atmosfere quasi gotiche su basi di modernissimo dub, che rendono Compassion la perfetta colonna sonora alternativa di un Games of Thrones più dopato e inquieto.
A rendere speciale la musica di Forest Swords non c’è solo questo aspetto cinematografico da soundtrack per un film che non c’è, ma è soprattutto il mood evocativo e aulico che porta l’ascoltatore in solitari “psico – viaggioni”, a loro modo esotici in quanto lontani da tutti i trend.
Se volessimo trovare delle coordinate ancora più precise di luogo, questo disco potrebbe essere il punto di contatto ideale tra l’altrove dei Mogwai e quello dei Boards of Canada, due gruppi che di “viaggioni” se ne intendono.