Se volete farvi un’idea dell’album di esordio di Curtis Harding partite dalla copertina. Un disco non si giudica dalla copertina, ma a volte sì. Soul Power, il suo album di esordio, ha la sua essenza nel titolo e nella foto in bianco e nero di Harding, a torso nudo, di tre quarti, che fuma.
Già uscito negli USA, Soul Power miscela un po’ di garage e scazzo alla Black Lips con un R&B alla Curtis Mayfield e spennellate country; il tutto condito da una voce roca al punto giusto (non si fuma a caso sulla cover).
Il risultato è un disco che pare perfetto come soundtrack di un film di Blaxploitation anni ’70, rivisitato da coolness tarantiniana.