È domenica pomeriggio. Tardo pomeriggio. La nostra squadra del cuore ha appena perso una partita importante. Ripensiamo allo spettacolo a cui abbiamo assistito seduti comodamente sul nostro divano, e giungiamo a una conclusione. Quell’allenatore è davvero un incapace. Un gigantesco incapace. Ha sbagliato tattica. Ha sbagliato la formazione iniziale. E poi, per peggiorare ulteriormente la situazione, ha anche sbagliato tutti i cambi. Ma cosa aspettano a cacciarlo? Non ci vuole nulla a ottenere risultati migliori dei suoi. Noi sapremmo cosa fare! Questo è il nostro pensiero. Ma saremmo davvero capaci di gestire una società calcistica? Per rispondere a questa domanda, abbiamo trascorso qualche ora (anche più di qualche…) con Football Manager 2020.
L’allenatore nel pallone
Non lo sappiamo. La verità è che non sappiamo rispondere al quesito posto al termine dell’introduzione. Ma di una cosa siamo consapevoli. Football Manager 2020, come i suoi predecessori, è un titolo che crea assuefazione. Per un appassionato di calcio a 360°, che considera la partita un pezzo di un enorme puzzle che comprende anche gestione societaria, allenamenti, scouting e contrattazioni di mercato, è un sogno divenuto realtà. È un sogno che a volte può tramutarsi in un incubo, quando il tuo attaccante più prolifico si infortuna per tre mesi, o quando perdi una partita dopo aver trascorso quattro ore a studiare (quella che ritenevi essere) la giusta tattica. È un sogno che, ironia della sorte, toglie ore di sonno e allunga la durata delle tue serate. Perché, come per magia, inizi a giocare poco dopo cena e, dopo quelli che ti sono sembrati solo venti minuti, ti accorgi che sono le tre di notte. È un sogno potenzialmente per tutti, dato che Sports Interactive ha creato a un pacchetto tanto completo quanto modulabile, che permette di vivere un’esperienza soddisfacente e mai frustrante per tutte le tipologie di giocatori. C’è spazio per i neofiti, con una serie di aiuti in grado di agevolare (senza facilitare la vittoria) l’ingresso nel mondo di FM. La possibilità di demandare alcuni compiti ai propri assistenti e di avvalersi dei consigli dello staff permette di snellire alcune fasi, pur avendo sempre l’ultima parola quando si presentano delle scelte definitive. E poi c’è spazio per i fanatici del controllo. Per chi vuole gestire tutto e tutti. Per chi vuole andare a spulciare decine di campionati, dalle serie maggiori alle minori. Per chi ama perdersi all’interno dei menù, esaminando una per una le caratteristiche dei singoli componenti della rosa e studiando ogni possibile soluzione tattica, dall’albero di Natale alla bizona.
Il segreto del mio successo
Rispetto alla passata edizione, Football Manager 2020 non propone stravolgimenti. Ritmo come sempre compassato, tanto da pensare e da riflettere, una pianificazione costante che non si limita alla singola giornata ma che deve guardare anche sul lungo periodo. Può capitare di trovarsi come Fantozzi nel marasma più totale, perché le schermate tra cui muoversi sono davvero numerose e l’interfaccia non è sempre intuitiva al 100%, ma nel complesso tutto scorre comunque con discreta fluidità, e una volta trovata la giusta routine si riesce a procedere mantenendo un’andatura costante. Poche le novità, la più rilevanti delle quali è relativa alla visione societaria, un concetto che racchiude al suo interno le aspettative della proprietà non solo per quanto riguarda i risultati sportivi, ma anche per quello che concerne il comportamento economico/gestionale. Un extra che costringe a valutare con ulteriore attenzione ogni mossa, perché allontanarsi dalle linee guida indicate dalla dirigenza può avere conseguenze nefaste. Interessanti anche alcune aggiunte relative alla fase di contrattazione con i calciatori, con botta e risposta a base di offerte, controfferte, bonus e promesse che permettono di modulare ogni accordo a seconda delle proprie esigenze. In un quadro tutto sommato ampiamente positivo, abbiamo purtroppo rilevato ancora alcuni difetti che caratterizzano da qualche anno la serie. Il mercato per esempio, presenta delle storture difficili da comprendere, con valutazioni al limite dell’assurdo di alcuni calciatori. Andrebbe rivista completamente anche tutta la porzione relativa al rapporto con i media e ai dialoghi con i giocatori, ancorata a una sequenza di frasi banali e di luoghi comuni che causano più di uno sbadiglio. Migliorabile anche il livello di realismo in campo, non tanto per quanto riguarda la componente grafica (discreto e nulla più), ma per il comportamento dei calciatori, non sempre aderente alle direttive impostate nel pre-partita.
Squadra vincente non si cambia
Football Manager 2020 non è perfetto e, rispetto alla passata stagione, propone un numero di novità piuttosto esiguo. Partendo da queste premesse, è comunque innegabile come il titolo di Sports Interactive abbia tutte le carte in regola per catturare gli aspiranti allenatori e per coinvolgerli in un’esperienza di gioco che potrebbe trasformarsi in una carriera ricca di successi. O di ingloriosi esoneri.
Produttore: Sports Interactive
Distributore: Koch Media
Lo puoi giocare su: PC, MAC, Stadia