Gary Clark Jr. - Live | Rolling Stone Italia
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Gary Clark Jr. – Gary Clark Jr. Live

La maggior parte della rock band usa i doppi album dal vivo per darsi un po’ di respiro tra due dischi in studio. Questo talento texano, invece, trova nel doppio cd live il suo momento più significativo, un’abbondante esplosione di bravura che va a rinforzare la fama di Gary Clark Jr. come la promessa del futuro della chitarra […]

La maggior parte della rock band usa i doppi album dal vivo per darsi un po' di respiro tra due dischi in studio. Questo talento texano, invece, trova nel doppio cd live il suo momento più significativo, un'abbondante esplosione di bravura che va a rinforzare la fama di Gary Clark Jr. come la promessa del futuro della chitarra blues (come dicono tutti, dalla sua performance al Crossroads, il festival di Eric Clapton, nel 2010).La sua uscita su major, Blak and Blu (2012), era un lavoro squilibrato, che tradiva la sua impazienza per inserire le dinamiche emozionali del blues elettrico dentro all'R&B contemporaneo. Ora le versioni live delle tracce più audaci di quel disco trovano una loro affermazione più naturale.Things Are Changin’ ha un tiro più grezzo e sincero. In Blak and Blu, Clark abbandona le trappole hip hop della versione registrata in studio e lascia che la sua voce e i suoi assoli mostrino tutti i loro lividi.Le cover della hit di Lowell Fulson Three O’Clock Blues (1948) e dello standard del Mississippi Delta Catfish Blues riflettono la strada che Clark sta facendo per imparare. Le lunghe pause in quest'ultima canzone e la sua Bright Lights dimostrano una chiara, personale virata verso precedenti più recenti come Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan.Questo disco dà a Clark un po' di tempo in più per ridefinire una versione "da studio" della sua visione del blues moderno. Dimostra anche che da qualunque parte vorrà andare, ha quello che serve per arrivarci.

La maggior parte della rock band usa i doppi album dal vivo per darsi un po’ di respiro tra due dischi in studio. Questo talento texano, invece, trova nel doppio cd live il suo momento più significativo, un’abbondante esplosione di bravura che va a rinforzare la fama di Gary Clark Jr. come la promessa del futuro della chitarra blues (come dicono tutti, dalla sua performance al Crossroads, il festival di Eric Clapton, nel 2010).

La sua uscita su major, Blak and Blu (2012), era un lavoro squilibrato, che tradiva la sua impazienza per inserire le dinamiche emozionali del blues elettrico dentro all’R&B contemporaneo. Ora le versioni live delle tracce più audaci di quel disco trovano una loro affermazione più naturale.

Things Are Changin’ ha un tiro più grezzo e sincero. In Blak and Blu, Clark abbandona le trappole hip hop della versione registrata in studio e lascia che la sua voce e i suoi assoli mostrino tutti i loro lividi.

Le cover della hit di Lowell Fulson Three O’Clock Blues (1948) e dello standard del Mississippi Delta Catfish Blues riflettono la strada che Clark sta facendo per imparare. Le lunghe pause in quest’ultima canzone e la sua Bright Lights dimostrano una chiara, personale virata verso precedenti più recenti come Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan.

Questo disco dà a Clark un po’ di tempo in più per ridefinire una versione “da studio” della sua visione del blues moderno. Dimostra anche che da qualunque parte vorrà andare, ha quello che serve per arrivarci.

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