Hardcore Mecha, la recensione | Rolling Stone Italia
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Hardcore Mecha, la recensione

Da un team cinese arriva uno sparatutto a scorrimento che omaggia gli anime robotici del passato e l’immortale saga di Super Robot Wars

Dopo aver convinto su PC, quest’interessante sparatutto robotico approda anche su PlayStation 4.

Nell’era dei 16 bit non era raro imbattersi in sparatutto a scorrimento orizzontale dedicati ai robottoni. Era un periodo in cui la popolarità degli anime di fantascienza era alle stelle e le aziende cercavano di sfruttare al meglio i propri marchi. Su Super Nintendo e Mega Drive questi giochi abbondavano, ma solo pochi sono approdati in occidente. I fan del genere hanno di certo fuso gioielli del calibro di Cybernator (Assault Suit Valken, in originale) e passato ore in compagnia della leggendaria serie strategica di Super Robot Taisen, sopravvissuta fino a oggi. Hardcore Mecha è un titolo che deve molto a questo passato glorioso fatto di omaggi e riferimenti a un filone ben preciso di serie animate. Un titolo che realizza il sogno di chi, stanco degli scontri a turni di Super Robot Wars, sperava di trovare altrettanta qualità in titoli più votati all’azione.

Acquistate Hardcore Mecha se…

1. Avete sempre sognato di pilotare un robot

Se fin da bambini avete sempre sognato di salire a bordo di un robot per sconfiggere il male, avrete di certo fuso qualsiasi videogioco che vi permetteva di realizzare, anche solo virtualmente, questo desiderio. Se i mech sono da sempre la vostra passione, sarebbe assurdo perdersi un titolo sviluppato da appassionati come voi. Hardcore Mecha è una continua citazione alle serie cardine della narrazione robotica, a partire dal mecha design, fino alla caratterizzazione dei personaggi che si avvicendano nella storia.

Tarethur, protagonista del gioco, è il classico mercenario che si ritrova coinvolto in qualcosa di più grande di lui.

2. Amate smanettare alla ricerca delle prestazioni perfette

Pur essendo principalmente un gioco d’azione, Hardcore Mecha non rinuncia alla personalizzazione, elemento fondamentale per un’esperienza a base di robottoni. Andando avanti con la storia si sbloccano armi, potenziamenti e modifiche da installare sul mech del protagonista per renderlo sempre più potente. La scelta della configurazione giusta può fare la differenza tra la vita e la morte, oltre ad aiutare a ottenere l’agognato grado S al termine di una missione.

Sono molti gli elementi da sbloccare per la personalizzazione. Alcuni si trovano nelle ambientazioni del gioco, altre si ottengono facendo salire di livello il protagonista.

3. Non vi accontentate di giocare da soli

Se cercate un’esperienza appagante sia in solitaria che con un amico, questo è il gioco che fa per voi. Oltre alla modalità Storia e all’interessante Simulation Mode, si possono vivere delle battaglie multigiocatore, offline e online, all’interno di arene di dimensioni contenute. Nell’arena si possono scegliere tutti i mech incontrati durante la storia, opportunamente modificati e configurati per adattarsi al proprio stile di gioco. Ed è proprio in questa modalità, più che nella storia, che la scelta del mech e dell’equipaggiamento giusto fanno la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Le sfide multiplayer sono perfette per sperimentare le configurazioni ideate grazie al sistema di personalizzazione dei robot.

4. Siete fan della varietà

Uno dei punti di forza del titolo sviluppato da RocketPunch Games è la varietà delle situazioni che è in grado di proporre al giocatore. Nella modalità storia non passerete tutto il tempo a bordo del mech, ma dovrete spesso scendere dal mezzo per vivere intere sezioni nei panni del pilota. Affronterete missioni sott’acqua e intense battaglie nello spazio profondo, in assenza di gravità. A tutto questo si aggiunge la Simulation Mode, sbloccabile al termine della storia. In questa modalità dovrete affrontare ondate di nemici sempre più agguerriti, mettendo a dura prova la vostra abilità.

Le fasi nello spazio profondo rappresentano una minima parte del gioco, ma sono state comunque realizzate con una discreta cura.

5. Amate le citazioni

Se siete appassionati di robot, in Hardcore Mecha scoprirete una quantità mostruosa di citazioni tratte dalle vostre saghe preferite. Il citazionismo non si ferma ad alcuni modelli di mech, ma cerca di sorprendere fin dal breve tutorial, facendo vivere il combattimento finale di un tokusatsu giapponese. Nel corso della storia vi torneranno più volte alla mente Gundam, Macross, Gordian e tanti altri anime robotici della vostra infanzia. Gli sviluppatori non si sono risparmiati con i riferimenti alle proprie passioni, senza per questo gravare sulla qualità dell’esperienza finale.

Il tutorial iniziale è epico e divertente, ma dura solo una manciata di secondi. Abbastanza per farvi capire subito le qualità del gioco.

Evitate Hardcore Mecha se…

1. Siete alla ricerca di un’esperienza poco complessa

Il sistema di controllo di Hardcore Mecha è ben studiato, ma la quantità di elementi da gestire è tale da richiedere un gran numero di combinazioni sul controller. Dopo aver sbloccato l’equipaggiamento avanzato, infatti, il rischio di ricorrere alla combinazione sbagliata è piuttosto alto, soprattutto nelle fasi più concitate dell’azione. Se preferite i giochi con i controlli semplici e lineari, forse la manualità necessaria per padroneggiare a il titolo di RocketPunch Games potrebbe non andarvi a genio.

Il gioco aggiunge costantemente elementi da sfruttare in battaglia, permettendo di fare pratica a piccoli passi. Nonostante questo, nelle fasi avanzate i controlli faticano a gestire tutto.

2. Non apprezzate le animazioni legnose

Sebbene il comparto visivo di Hardcore Mecha sia globalmente soddisfacente, le animazioni sono realizzate con una tecnica cara ai giochi flash. Il risultato finale non è particolarmente gradevole, perché gli elementi animati non si amalgamano a dovere e ogni movimento sembra avulso dall’intro contesto. Se confrontato con altri giochi simili usciti in passato, come il già citato Cybernator, l’impatto è molto meno elegante, nonostante l’uso ottimale dell’alta risoluzione e di effetti grafici sempre efficaci.

Le animazioni restituiscono molto bene il peso dei mech, ma in generale sono poco amalgamate tra loro.

3. Lo stile Super Deformed vi fa venire l’orticaria

La direzione artistica di Hardcore Mecha pesca a piene mani dalla saga di Super Robot Taisen, nota per la rappresentazione dei robot storici dell’animazione giapponese tramite uno stile Super Deformed. Per questo motivo, le proporzioni dei vari mezzi corazzati sono alterate rispetto all’immaginario classico, con teste grandi e corpi tozzi. In realtà la scelta degli sviluppatori funziona, ma se proprio non digerite questo genere di approccio, faticherete a farvi piacere il titolo di RocketPunch Games.

Lo stile Super Deformed, o “Chibi”, è molto diffuso in Giappone e si adatta benissimo ai prodotti umoristici. Hardcore Mecha, però, è un gioco con un’atmosfera cupa e seriosa.

4. Vi aspettate una trama significativa

Anche se in Hardcore Mecha la componente action è predominante, la modalità storia è piena di dialoghi gestiti con la struttura tipica delle Visual Novel, con illustrazioni statiche e una regia a base di zoomate sui mech e di carrellate sulle ambientazioni. La storia raccontata non è certo delle più interessanti, nonostante i colpi di scena ben studiati e distribuiti in modo intelligente nell’intero arco narrativo. Gli sviluppatori hanno cercato di scrivere una sceneggiatura originale senza pescare necessariamente dalle mille fonti che hanno ispirato il gioco, ma il risultato finale è piuttosto ordinario.

I dialoghi tra i personaggi di Hardcore Mecha faticano a raggiungere gli standard dei titoli a cui gli sviluppatori si sono ispirati.

5. Vi aspettate un multiplayer in stile Smash Bros.

Se dal multiplayer di Hardcore Mecha vi aspettate l’azione chirurgica e frenetica di Super Smash Bros., preparatevi a rimanere delusi. Le sfide multigiocatore sono divertenti, ma bastano poche partite per rendersi conto che non sono l’elemento su cui il team cinese ha investito più risorse. L’aggiunta di qualche opzione extra avrebbe di certo migliorato l’esperienza, rendendola meno ripetitiva nonostante la presenza di ben 40 mech differenti.

Anche se il gioco è appena uscito su PS4, online non si trovano molti avversari da sfidare in multiplayer. Peccato!

 

Produttore: RocketPunch Games

Distributore: RocketPunch Games

Lo puoi giocare su: PC, PS4, Mac