Il riciclo, più che una deriva, si sta trasformando in un vero e proprio macrogenere, sia al cinema che in tv. Uno dei tanti progetti di questa raccolta differenziata di idee, riaggiornabili all’infinito con il titolo a mo’ di marchio come teorica garanzia di continuità e intuitiva catalogazione, è The Exorcist, rivisitazione dell’horror che ha spaventato un’intera generazione con teste rotanti e fontane di vomito verde.
I risultati della riesumazione purtroppo sono ben più modesti: tra inquietanti filtri blu, corvi che si schiantano contro finestre e ragazzine dalla voce cavernosa, la serie sa comunque azzeccare qualche colpo di scena e un paio di buone intuizioni, per esempio riportare sullo schermo Geena Davis. È un peccato, però, che alla seconda puntata già mostri il fiato corto.