Immaginate la versione del 2022 di The Basement Tapes di Bob Dylan con la Band, della sua armonia rustica, dell’infinità di canzoni di quel doppio. Immaginatelo e avrete una buona idea di cos’è il quinto album dei Big Thief. Dragon New Warm Mountain I Believe in You è un doppio contenente 20 canzoni in cui la band di Brooklyn porta il suo suono fuori dai confini del folk alla ricerca di nuove rivelazioni. “Cambia, come il vento, come l’acqua, come la pelle”, canta Adrianne Lenker nell’adorabile canzone d’apertura, indicando forse anche lo spirito del disco.
La scrittura personale, fragile e pastorale di Lenker e il suo timbro vecchio stampo sono sempre al centro della musica. Ma se nel debutto del 2016 Masterpiece i Big Thief erano una guitar band dalla poetica ruvida, col tempo sono riusciti a fare una vera magia, diventando più rootsy e allo stesso tempo più cosmici, terreni ed eterei, portando i fan di Jenny Lewis e Bright Eyes a riscoprire quella strana vecchia America e a usarla come modello per le loro epifanie dream folk.
La band ha raggiunto un impressionante picco creativo con U.F.O.F. e Two Hands, due dischi eccellenti pubblicati nel 2019 a soli sei mesi di distanza uno dall’altro. Con Dragon New Warm Mountain I Believe in You potevano ripetere uno schema simile, ma come suggerisce il titolo la sovrabbondanza di cose e di eccentricità rappresenta il cuore del progetto. Come quando in Time Escaping una botta di percussioni anarchiche, melodie agili e rivelazioni estatiche, Lenker canta “È musica, è musica!” (a detta della band, si stava rivolgendo al suo cane, entrato in studio durante la registrazione).
L’ambizione di gettarsi a capofitto in ogni idea sta alla base delle nuove canzoni. La calda e spensierata Spud Infinity si interrompe per lasciare spazio a un assolo assurdamente lungo di scacciapensieri. Nello splendido jingle-core di No Reason c’è addirittura un assolo di flauto (John Barleycorn vive!). La title track si rivela pigramente, come una visione mistica da mettere a fuoco, con i sospiri diafani di Lenker che si riflettono in ragnatele di chitarre acustiche. Little Things si allunga fino a quasi sei minuti di durata, mentre Lenker canta di quant’è pericoloso innamorarsi di New York accompagnata da chitarre rumorose e da un ritmo incessante, lo specchio musicale di un’ossessione romantica.
I Big Thief celebrano tutto ciò che è antico, mitico e arcano, ma la loro musica dà il meglio quando mescolano le ere e i riferimenti storici. Con una traccia di batteria che ricorda la pioggia che batte su un tetto di lamiera, le vistose distorsioni di Blurred View sono a metà tra il trip hop anni ’90 e le registrazioni sul campo di Alan Lomax. In Certainty la band accompagna Lenker con un ritmo scherzoso, mentre lei descrive una scena confortevole: “Attaccata al telefono, guardo la tv / Amore, azione, mistero”. La musica evoca Dylan e la Band alla fine di una giornata di lavoro dentro Big Pink, rilassati a guardare Netflix e giocare a Wordle. Il valzer acustico di Dried Roses è una piccola ode antica alla vita domestica, seguita più avanti da Wake Me Up to Drive, con quelle chitarre tristi anni ’80 e una drum machine che fa pensare alla versione di Lenker di Within Your Reach, un brano scritto da una band originaria del Minnesota come lei, i Replacements.
Un brano ispirato ma secondario come questo non sarebbe mai stato nel disco se l’avessero limitato alle solite 12 o 13 canzoni. A volte Dragon New Warm Mountain I Believe in You può sembrare ridondante, e forse è un po’ troppo da ascoltare in una sola volta se già non conoscete i Big Thief. Tuttavia, assorbire questa massa di canzoni dal finale aperto, accidentali, informali e comunitarie rende facile superare i passaggi meno riusciti. Ecco una band che merita tutto il tempo che siete disposti a dedicarle.
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.