The Avalanches – Wildflower | Rolling Stone Italia
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The Avalanches – Wildflower

Dopo 16 anni tornano The Avalanches, veri e propri innovatori del genere pop. Il loro album del 2000, infatti, Since I Left You può essere considerato tranquillamente l’LP con il mosaico di groove più importante di sempre: migliaia di samples uniti insieme dopo anni di dischi ricercati con pazienza certosina. La band australiana di Melbourne […]

Dopo 16 anni tornano The Avalanches, veri e propri innovatori del genere pop. Il loro album del 2000, infatti, Since I Left You può essere considerato tranquillamente l’LP con il mosaico di groove più importante di sempre: migliaia di samples uniti insieme dopo anni di dischi ricercati con pazienza certosina. La band australiana di Melbourne ci ha messo ben 16 anni per il seguito. Sono ancora ottimi, per esempio, quando in Frankie Sinatra aggiornano con un umorismo da fattoni un pezzo calypso degli anni ’40, grazie ai rapper Danny Brown e MF Doom. Ma sono le vibrazioni dolcemente nostalgiche degli Avalanches che li fanno distinguere da tutti gli altri senza alcun dubbio, come quando un ragazzino canta nella perla soul Want Ads di Honey Cone del ‘71 (in Because I’m Me), o quando compare un malinconico poeta freakkettone che recita in Saturday Night Inside Out. Così, The Avalanches dimostrano che è ancora guardando indietro che riescono a fare qualcosa di nuovo.

Dopo 16 anni tornano The Avalanches, veri e propri innovatori del genere pop. Il loro album del 2000, infatti, Since I Left You può essere considerato tranquillamente l’LP con il mosaico di groove più importante di sempre: migliaia di samples uniti insieme dopo anni di dischi ricercati con pazienza certosina. La band australiana di Melbourne ci ha messo ben 16 anni per il seguito. Sono ancora ottimi, per esempio, quando in Frankie Sinatra aggiornano con un umorismo da fattoni un pezzo calypso degli anni ’40, grazie ai rapper Danny Brown e MF Doom. Ma sono le vibrazioni dolcemente nostalgiche degli Avalanches che li fanno distinguere da tutti gli altri senza alcun dubbio, come quando un ragazzino canta nella perla soul Want Ads di Honey Cone del ‘71 (in Because I’m Me), o quando compare un malinconico poeta freakkettone che recita in Saturday Night Inside Out. Così, The Avalanches dimostrano che è ancora guardando indietro che riescono a fare qualcosa di nuovo.

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