'The Deuce', New York abbaglia con le sue luci rosse | Rolling Stone Italia
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‘The Deuce’, New York abbaglia con le sue luci rosse

Una fotografia fedele, mai moralista, della Grande Mela all'apice del suo decadente splendore. Il nuovo capolavoro di David Simon, creatore di 'The Wire'

The Deuce

Non è tv: è HBO. A partire da I Soprano e Sex and the City, il canale americano ha rivoluzionato il modo di fare televisione, dando una dignità ancora sconosciuta al format seriale e diventando uno dei simboli della Golden Age del media. Ora, in pieno picco di streaming e sovraffolamento, il canale sembra aver perso lo scettro. Ma forse The Deuce (disponibile su Sky Atlantic e Sky On Demand) è il suo modo di riappropriarsene.

Sono i primi anni settanta. Ci troviamo a Manhattan, sulla 42esima strada, dietro l’iconica Times Square. È il quartiere dei teatri, dei cinema, specie di quelli a luci rosse. Lo chiamano “The Deuce”. Un luogo popolato dalle prostitute e dai loro protettori, dalla polizia, dai frequentatori di bar, tutte creature della notte che si nascondono dalla vista sotto le insegne luminose. The Deuce è la cronaca attenta di quanto succede in questo crocevia di vite, durante un’epoca di transizione culturale e sociale che passa per la liberazione sessuale e la legalizzazione della pornografia, la nascita dei movimenti per i diritti civili e la messa in discussione dei tabù.

David Simon, uno degli autori più influenti del piccolo schermo, ci restituisce la fotografia di una New York decadente, sofferente, ma in pieno fermento. Come già nei suoi precedenti capolavori (The Wire, Treme), il suo occhio dipinge un quadro corale ficcante, mai moralista. Quasi uno studio osservazionale, che non intende portare avanti una causa ma ci accompagna nelle esistenze dei suoi mille personaggi. Per farlo non ha timore di mostrarci scene di sesso fra le più esplicite mai andate in onda, evitando però di scadere nel mero voyeurismo e nell’autocompiacimento. D’altronde, dal punto di vista di chi ci campa (o ci muore), il sesso ha perso da tempo ogni sensazionalismo.

È una ricostruzione – quella della New York sporca, ma sfavillante, di quasi mezzo secolo fa – che impressiona per il livello di cura del dettaglio e verosimiglianza. A impreziosire il tutto, un ricchissimo cast: James Franco si sdoppia per prestare il volto ai gemelli Vincent e Frank Martino, che finiscono invischiati nella gestione di un bordello per conto della mafia locale, e Maggie Gyllenhaal, che interpreta la prostituta Candy, che, stanca della violenza e imprevedibilità della strada, decide di intraprendere una carriera nella nascente industria pornografica. Questa sì che è tv. Anzi, è HBO.