Ci sono coppie con grandi differenze d’età e poi ci sono questi due paisà, il re dei crooner Tony Bennett, che ha la bellezza di 95 anni, e la popstar Lady Gaga, 35 anni. Sono supereroi della musica e hanno prodotto un altro album di solide reinterpretazioni del Great American Songbook.
Quant’erano teneri nel loro album di standard Cheek to Cheek del 2014. Il successo di quel disco ha permesso a Bennett di infrangere il record che già deteneva in quanto artista più anziano al numero uno della classifica americana. E ha dato modo a Gaga di misurarsi con l’entusiasmo della fan del teatro musicale con canzoni adorate da intere generazioni. Nel nuovo album i due si dedicano in particolare ai classici di Cole Porter, il GOAT dei poeti di Tin Pan Alley. Love for Sale è la loro ultima collaborazione: a Bennett è stato recentemente diagnosticato il morbo di Alzheimer e la cosa dà al disco un che di struggente che Cheek to Cheek non aveva.
Gli arrangiamenti piuttosto tradizionali sono buoni tanto per un nightclub quanto per la Radio City Music Hall. Bennett canta standard come Get a Kick Out of You (il primo singolo), la title track e It’s De-Lovely come se fosse… born this way, mentre i musicisti restano fedeli al copione da big band, con un rivestimento di glassa fornito dagli archi. Let’s Do It, che Gaga interpreta con marcato accento newyorchese nel ritornello, contiene un breve passaggio all’organo, mentre gli assoli di chitarra su Dream Dancing e Just One of Those Things sono ben educati.
Più sfrontata che mai, Gaga aggiunge un pezzo sui tatuaggi alla fine di I’ve Got You Under My Skin, mentre Night and Day ha un’apertura decisamente vivace prima di adeguarsi al copione della bella love story.
Gaga canta con trasporto e gioia. Quest’album, come del resto Cheek to Cheek, fa pensare che abbia un futuro nel teatro musicale, forse persino a Las Vegas, un futuro a cui i fan chiaramente non pensavano quando mettevano su Poker Face a tutto volume nell’autoradio dei genitori. In quanto a Bennett, stiamo parlando di uno che smetterà di fare concerti a 95 anni. Uno così non sfonderà mai.
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US