William Basinski è tornato a mostrarci il futuro con strumenti del passato — nella fattispecie, vecchi nastri analogici in loop — dedicando un disco ambient alla memoria di David Bowie. Due tracce, da più di 15 minuti l’una. E se il suo più famoso The Disintegration Loops era una graduale decostruzione di suoni e di certezze (tra cui il concetto di invulnerabilità dopo l’11 settembre), A Shadow In Time fa sublimare in una nube di particelle vorticose tutto ciò che di terreno ha avuto il cantante. Quanto a For David Robert Jones, non è altro che un omaggio personale, da artista ad artista. Una specie di messaggio radio ricevuto dal pianeta natale di Bowie che, attraversando nebulose, sistemi solari e fasci di asteroidi, si è caricato di meravigliose interferenze, come l’oceano di riverberi dentro cui si perde il loop di synth ovattato che si ripete per tutta la lunghezza del brano. Più che un requiem, A Shadow In Time ci rassicura dandoci l’unica notizia che volevamo avere dal Duca Bianco: “Sono arrivato a casa e sto bene”.
William Basinski – A Shadow In Time
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5 / 5