Il deputato del Pd Michele Anzaldi, segretario della Commissione di Vigilanza Rai, oggi ha protestato vivacemente contro la scelta di includere Andrea Scanzi, giornalista de Il Fatto e opinionista de La7, nella giuria di esperti del Festival di Sanremo.
La scelta di Claudio Baglioni, ha affermato, “umilia i 1700 giornalisti Rai maltrattati per dare spazio a un volto della concorrenza”. Ha aggiunto poi che Andrea Scanzi non è un giornalista di musica ma di politica, che in questi giorni sta portando in giro uno spettacolo teatrale contro Renzi e il Pd e infine, sarebbe stato in procinto di candidarsi con i 5 stelle. Dunque, oltre a ipotizzare un possibile conflitto di interessi, Anzaldi ha affermato anche che “in passato gli articoli di Scanzi su Sanremo sono sempre stati di scherno, anche nei confronti di diversi conduttori scelti: l’azienda non ritiene una scelta umiliante chiamarlo all’Ariston?”.
Andrea Scanzi al telefono con Rolling Stone, dice la sua: «Questa polemica mi fa ridere. La trovo surreale. Evidentemente il Pd è messo così male da aver paura pure di un giornalista a Sanremo. Comunque ringrazio Ansaldi per la pubblicità».
Sei in giro con uno spettacolo che si chiama Renzusconi. Che ne dici dell’accusa di conflitto di interessi?
Ma io mica salgo sul palco e vado a fare un monologo su Renzi. Fosse così capirei pure. I giurati dicono due parole al massimo, credo si vedano due secondi in tutto le ultime due sere e pure i giudizi restano segreti, non vedo il problema.
Anzaldi sostiene che non tu non sappia nulla di musica.
A dire il vero ho fatto per 20 anni il critico musicale. Io ho intervistato Roger Waters, lui Dario Nardella. Forse è questo il suo problema.
Ti aspettavi questa polemica?
Beh, ho pensato che Baglioni fosse stato coraggioso a chiamarmi. È un momento storico così irritabile su qualsiasi questione che potevo aspettarmi critiche social della serie “Scanzi cosa c’entra a Sanremo?”, ma non che si arrivasse a tanto.
Perché Baglioni ti ha scelto, secondo te?
L’ho incrociato una volta a Otto e mezzo, dalla Gruber. Gli feci due domande che credo gli piacquero. Poi mi invitò al suo compleanno tempo dopo, venne a vedermi a teatro. Lo ringrazio perché è la prima persona che a livello musicale mi dà una credibilità nel mainstream.
Ma secondo te perché Anzaldi non ti vuole a Sanremo?
Perché Renzusconi è in cima alle classifiche e i teatri in cui porto lo spettacolo tratto dal libro pure.