Il nuovo numero ‘double face’ di Rolling Stone è generazionale | Rolling Stone Italia
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Il nuovo numero ‘double face’ di Rolling Stone è generazionale

Le confessioni di Tiziano Ferro, di Dave Gahan e dei suoi Depeche Mode, delle leggende della chitarra Thurston Moore e Dan Auerbach o il mito di Vasco e di Roger Waters al fianco della generazione 2.0 guidata da Lorde o da Ghali, dalla nuova Inghilterra ‘meticcia’ o da chi, come Sven Otten, ha raggiunto il successo partendo da un click sui social. Sul nuovo ‘folle’ numero da oggi in edicola troverete i nostri tempi raccontati attraverso lo sguardo del cambiamento continuo del nostro mondo: della musica, del cinema e di tutto quello che, come sempre, ci emoziona

Il nuovo numero ‘double face’ di Rolling Stone è generazionale

«Non vivo della smania di pensare che per essere sincero mi devi veder girare il sugo questa sera e domani farmi il bagno con la schiuma fino al mento. La sincerità è guardare il mio pubblico e dire, anche nel 2017, io non uso i social network, mi dispiace, però quello che ascoltate nei dischi e nelle canzoni mi prosciuga e per me è abbastanza», racconta la più grande pop star italiana, Tiziano Ferro, per il nuovo numero ‘double face’ di Rolling Stone, da oggi in edicola.

Durante l’incontro con Violetta Bellocchio – una fra le scrittrici di punta della letteratura italiana contemporanea – Tiziano ha confidato il proprio “giuramento” fatto ai fan: spogliarsi sempre di tutta la sua verità, ma solo dentro la sua musica, dentro i suoi dischi, persino in mezzo a migliaia di persone – «perché anche in uno stadio si può essere intimi» –, ma niente più. Apparizioni tv al minimo e zero social, «ne ho previsto le pericolosità per la mia salute mentale», dice di Facebook, «Però vi giuro e vi spergiuro che in ogni disco ci sarà fino all’ultimo milligrammo di esperienza degli ultimi due anni, di sangue, di lacrime, di risate…. c’è tutto, ve lo giuro». All’amore di chi usa la sua musica «come mezzo di trasporto» lui risponde come ha sempre fatto, con un album ogni due o tre anni e con un tour riempi stadi – in partenza l’11 giugno da Lignano Sabbiadoro e con già tre San Siro pieni e due Olimpico in cartellone.

Tiziano Ferro cover Rolling Stone Giugno 2017

Un numero ‘double face’, dicevamo, quello che da oggi troverete sugli scaffali delle edicole: perché se su una copertina c’è la stella dalla luce indiscutibile di Tiziano che non ha bisogno di raccontarsi in un post, l’altra cover story è la favola Millenial di Sven Otten, il ballerino partito con un video registrato in cameretta e diventato, grazie a TIM, protagonista dello spot dell’anno. La sua è la storia della generazione cresciuta sui social network, lui che ha imparato a ballare grazie ai tutorial di YouTube e che, come tantissimi altri, su YouTube ha caricato la sua prima performance «per farla vedere alla nonna», racconta. Una favola, appunto, quella di un sogno mai nemmeno immaginato: «Arrivavo a 100mila visualizzazioni e mi dicevo: più in alto di così non potrò mai arrivare! Le visualizzazioni arrivavano a un milione e mi ripetevo la stessa cosa. Poi a 10 milioni… Da quel momento non ho più smesso di sorprendermi. E infatti un giorno mi è arrivata una mail».

Perché è con una una mail che la sua vita è cambiata. Catapultato a Los Angeles per il suo primo spot, il suo nome ha iniziato a fare il giro del mondo fino ad arrivare a Roma, dove ha ballato sulla scalinata di piazza di Spagna con 300 ballerini – «Trecento ballerini, ti rendi conto?», racconta Sven ancora incredulo –, sul palco di Sanremo, fino a realizzare il sogno di «ballare con Spiderman», confessa anticipando il nuovo spot TIM, in onda dall’11 giugno. Lui, partito da un account social e da un paesino vicino a Colonia, dove continua a vivere insieme alla famiglia, è il simbolo di un successo raggiunto partendo da un click che nel nuovo Rolling mettiamo al fianco di chi, come Tiziano Ferro, il successo l’ha conquistato ‘alla vecchia maniera’, senza social o senza talent.

Ed è così che sulle pagine del numero in edicola abbiamo deciso di raccontarvi storie fra loro diversissime ma tutte legate da un unico fil rouge, la musica. Troverete la nostra intervista a Lorde, la reginetta del pop catapultata nell’Olimpo dei grandi a soli sedici anni e partita caricando su Soundcloud quella Royals divenuta poi una hit planetaria mentre, qualche pagina dopo, il nostro incontro esclusivo con il mitico Dave Gahan che non vede l’ora di imbarcarsi per il nuovo tour mondiale con i suoi Depeche Mode, in arrivo in Italia a fine giugno.

E ancora, due leggende della chitarra ‘analogica’ come Thurston Moore dei Sonic Youth o Dan Auerbach raccontano del lavoro per il loro nuovo album, così come Ghali, partito da YouTube per diventare l’astro nascente del rap italiano con il suo esordio intitolato Album e che proprio sul confronto generazionale, sfogliando le pagine del nostro numero dedicato a Fibra, ci racconta la «consapevolezza nuova» della scena hip hop 2.0. Il beat non si ferma perché, al fianco del rapper di origine tunisina che canta “l’Italia che si sta trasformando” troverete le voci dell’Inghilterra ‘meticcia’: abbiamo incontrato la pietra miliare della drum and bass Goldie, la rapper più politica d’Inghilterra M.I.A. e la nuova stella dell’r&b Sampha che, all’unisono, ci hanno detto perché, a un anno di distanza, la Brexit non è stata per niente una buona idea.

Sempre parlando di generazioni a confronto, potevamo dimenticarci del più grande rocker italiano che quest’anno festeggerà i 40 anni di carriera? Ovviamente no. Ecco perché, per celebrare Vasco, abbiamo incontrato suo figlio Lorenzo, nato dalla relazione ‘proibita’ fra il Kom e quella Gabri della canzone, riconosciuto soltanto all’età di 14 anni e che, sulle pagine del nuovo Rolling Stone, racconta a cuore aperto le luci e le ombre della sua storia e del suo lieto fine, con una nipotina nata proprio a ridosso del concerto di Modena con cui, infangendo tutti i record, il Blasco inciderà per sempre il suo nome nella leggenda.

Il nostro omaggio a Chris Cornell, il ritorno di Roger Waters o il 20esimo anniversario di OK Computer dei Radiohead e ancora tanta, tantissima, altra musica. Il cinema, altro tassello cardine del nostro DNA, con il meglio delle novità in sala e il nostro incontro con Alison Brie, protagonista della nuova, attesissima, serie Netflix, GLOW a fare da specchio al nostro viaggio nel Wrestling femminile direttamente dal Wrestlemania andato in scena a Orlando. Altro sport, con l’intervista al miglior surfer italiano Leonardo Fioravanti e poi, ancora, i nostri Affairs, l’attualità approfondita sotto la lente di Rolling: da una parte la nostra psicanalisi alle bugie del narcisista Donald Trump, dall’altra il nostro maxi reportage sul cambiamento climatico.

Insomma, sul nuovo numero ‘reverse’ di Rolling Stone troverete il mondo in cui viviamo, i nostri tempi raccontati attraverso il nostro sguardo, attraverso le nostre passioni e le nostre emozioni e, perché no, anche con quella ‘follia’ di cui scrive il nostro direttore Gianluca Beltrame nell’editoriale di questo mese e che, come sempre, ci guida per regalarvi il meglio della pop culture del passato, del presente e, soprattutto del futuro.