I 10 oggetti per essere come Britney Spears

Ci sono cose che entrano ed escono dalla moda. E poi c’è Britney. Role model per una generazione di adolescenti, icona pop, simbolo di libertà ma anche indecifrabile. Eh sì. Perché c’è voluto un libro per portare finalmente alla ribalta la verità di Britney, tra segreti da cameretta e, finalmente, la sua versione ufficiale sul gossip che l’ha circondata dal giorno zero. E dimostrandoci, una volta per tutte, che nessuno può mettere Britney in un angolo. Se non, forse, se stessa. Per sentirvi anche voi Britney per un giorno, vi consigliamo 10 oggetti imprescindibili per ogni regina del pop.

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È ora di una verità: la Tuta Iconica non è quella di Uma Thurman in Kill Bill, bensì il latex rosso con il collo a lupetto indossato da Britney nel video di Oops… I did it again. Siamo nel 2000, e non ci sarebbe potuta essere celebrazione migliore per il giro del millennio. Tarantino sarebbe arrivato solo tre anni più tardi. Perciò, siate anche voi icone assolute di stile.

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Angeli e diavoli si sono incontrati sul palco ai Video Music Awards del 2003. Due generazioni a confronto, di bianco e nero vestite. Doveva essere elettrizzante, e così è stato. Il bacio schioccato da Madonna a Britney Spears è la scena immortale della musica pop, e lo ricorderemo per sempre. Ma è anche un sogno, be’, diciamolo: proibito. Per una tale occasione ci vuole un bustier di un certo livello.

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C’è stato un momento in cui Britney Spears ha salvato How I Met Your Mother, o così vuole leggenda. Sono bastate apparizioni nella terza stagione nelle vesti della receptionist Abby, poi soprannominata Crazy Abby (Abby la Pazza) per il suo comportamento erratico e irresistibile. Contesa tra Ted e Barney, il vero centro del triangolo amoroso rimane, però, il maglioncino azzurro con scollo a V indossato in pendant con Barney. Quiet luxury, lo chiamerebbero oggi.

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Ancora una volta, inizio del millennio. Siamo su MTV, e Britney danza sulle note della sua I’m a Slave For You destreggiandosi con un esemplare di pitone albino birmano di nome Banana. La facciamo semplice: vi sconsigliamo di acquistare serpenti online, e di ripiegare su questo innocuo Funkopop in vinile che ritrae la star nello stesso outfit. Banana compreso.

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Se ne trovate uno, arraffatelo. Perché sareste davanti a un’autentica rarità. Nel venticinquesimo anno della messa in onda della serie di Matt Groening, ovvero nel 2012, sono stati prodotti speciali pupazzetti celebrativi per onorare le guest star più iconiche, e amate, di tutta la serie. Non poteva mancare la nostra Britney, abbigliata con un look che riassume gli Anni Novanta in uno sguardo.

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I giorni della conservatorship del padre sembrano già lontani, ma il movimento #FreeBritney rimarrà nei nostri cuori. Il merito è anche della mole di t-shirt, mascherine, e striscioni che hanno sostenuto la star. Ora è tutto consegnato alla Storia.

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La Britney che conosciamo tutti è quella di Baby One More Time. O, meglio: quella dopo il video di Baby One More Time. C’è una cosa, però: ci siamo sempre concentrati sull’outfit da scolaretta accoppiato con note provocanti. Più succosi, invece, sono gli scrunchies che ha usato per legarsi i capelli negli adorabili codini. Pelosi, fluffosi, naturalmente rosa. E visto che sono cool anche di questi tempi…

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C’è poco da dire: Britney Spears ho colonizzato non solo ogni spazio della nostra immaginazione, ma anche ogni luogo fisico. La scuola, la discoteca, e, con Toxic, anche i sedili e i corridoi degli aeroplani. La ciliegina sulla torta non poteva essere che il cappellino blu delle compagnie aeree di una volta, americane soprattutto. Da sfoggiare ai party di Halloween o, perché no, anche il sabato sera.

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Più di un memoir, intimo come un diario segreto. The Woman in Me è arrivato in Italia questo ottobre grazie a Longanesi e ci ha già svelato segreti gustosi sulla vita di Britney. Per esempio, dissezionando la relazione con Justin Timberlake e rivelando dettagli inediti sulla vita di famiglia come “ragazza del Sud” degli Stati Uniti. Identità che Spears ha sempre rivendicato fieramente, e che rende ancora più sua grazie al titolo stesso del libro, che, forse non a caso, condivide il nome con una celebre canzone della cantante Shania Twain, anche lei originaria del Sud USA. Un must-have sugli scaffali di tutti i fan.

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Non è un mistero che Britney sia tra le star che amano di più i cappelli, e, negli anni, ne ha sfoggiati di ogni forma e dimensione. Qui trovate una proposta decisamente originale per non passare inosservati a una festa, in puro stile Britney. Pieno di strass, pailettes, colori e sì, anche delle immancabili borchie.