Cinque aperitivi e un grande party finale, il tutto sotto l’egida di Sanremo, l’appuntamento imprescindibile per la canzone italiana. Quest’anno, la riviera ligure ospita anche Keglevich, la wodka più amata dagli italiani (Fonte: IRI AT23 I+S+LS), che sarà sponsor degli eventi di Rolling Stone Italia dal 6 al 10 febbraio 2024.
La musica, naturalmente, sarà la protagonista assoluta. Tanti i live e gli ospiti che, nello spazio del Circolo dei Canottieri, si avvicenderanno sul palco. L’altra stella delle serate sarà, però, proprio Keglevich, che animerà i brindisi delle serate con l’ultima novità lanciata sul mercato della penisola: i primi cocktail ready to drink a base wodka, che intercettano gli ultimi drinking trend del momento e promuovono un consumo di alcol più consapevole grazie al basso livello alcolico.
Due le varianti disponibili: Wodka Soda, frizzante, con fresche note di menta e fuori di sambuco, e Wodka Lemon, rinfrescante, dall’inconfondibile gusto agrumeto. Nonostante entrambe le bevute presentino solo il 6% di gradazione alcolica, il carattere non manca: semplicità, ingredienti naturali, zero aromi artificiali, e wodka polacca di alta qualità, fatta solo con ingredienti nobili (60% grano integrale e 40% triticale) e ottenuta attraverso un processo di 6 distillazioni, con una cura quasi artigianale che dura su ben tre giorni. Con una ricetta così, non si può sbagliare.
Keglevich Wodka Soda e Wodka Lemon sono proposti in due comodi formati da 250ml, sui quali capeggia l’iconica aquila, stemma della casata del Conte Keglevich. Ora più che mai: “if it’s a cocktail, it’s Keglevich!”
«Siamo entusiasti di essere al fianco di Rolling Stone Italia al Festival di Sanremo brindando con Keglevich che, tra i numerosi brand che compongono il nostro portfolio, è decisamente lo spirito della festa», commenta Virginia Barberini, Senior Brand Manager di Stock Spirits Italia. «Il segreto di questa wodka è la sua capacità di innovare al passo con i trend. I cocktail pronti da bere rispondono all’esigenza di ritrovare anche a casa un’esperienza di consumo che sia la più possibile simile a quella del cocktail bar, con un mix di qualità, una gradazione alcolica più contenuta e un gusto sfizioso e dissetante».