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Le dominatrici BDSM che obbligano i clienti a vaccinarsi

Probabilmente le autorità sanitarie non hanno mai considerato che le dominatrici BDSM potessero avere un ruolo nella campagna vaccinale. Eppure è ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti

All’arrivo del vaccino anti-Covid, Bob – altresì noto come Mannish Boy – non era convintissimo di farselo. Era preoccupato per quanto poco ci era voluto a metterlo sul mercato e aveva sentito parlare dei problemi su AstraZeneca e i coaguli, il che l’aveva reso ansioso. “Avevo gli stessi dubbi che hanno molte persone”, ha detto a Rolling Stone

Poi Bob aveva visto un tweet di Goddess Alexandra Snow, una dominatrice professionale che gestisce Wicked Eden, a un collettivo BDSM di Columbus, nell’Ohio. Il tweet diceva che qualsiasi cliente volesse farsi dominare da lei di persone avrebbe dovuto fornire prova di essere vaccinato. Bob era abbonato all’OnlyFans di Goddess Snow da due anni e così si era messo in contatto con lei per discutere se dovesse o no fare il vaccino. “Non volevo proprio farmi convincere, quanto più ottenere la conferma che fosse la cosa giusta da fare per me”, racconta. Tre settimane fa ha ricevuto la seconda dose. “Sto bene e mi fa bene sapere che non farò ammalare gil altri”, dice. “E ovviamente è gratificante sapere di aver fatto qualcosa che Goddess Snow approva”.

Probabilmente le autorità sanitarie non hanno mai considerato che le dominatrici BDSM potessero entrare in gioco nel convincere le persone a vaccinarsi. Eppure in tutti gli Stati Uniti ciò sta avvenendo: le dominatrici stanno riaprendo le porte dei loro dungeon ora che le restrizioni sanitarie vengono abolite e dicono che i loro sforzi per far vaccinare i clineti stanno avendo molto successo. “Mi è capitato almeno dieci volte di avere clienti che mi hanno detto ‘se è ciò che devo fare per vederti, allora lo faccio’. È una cosa che mi rende felice”, racconta Snow a Rolling Stone. “Se sono il motivo per cui qualcuno si vaccina è un bene, è una persona in meno che potrebbe danneggiare la comunità”.

Che le dominatrici usino i loro considerevoli poteri di persuasione per il bene comune non è una novità: prima delle elezioni del 2020 ad esempio alcune di loro avevao obbligato i loro sottomessi a votare per Biden. Ma le dominatrici con cui ho parlato mi hanno detto di non considerare la vaccicnaazione come un tema politico o etico; piuttosto la vedono come una misura di protezione per loro stesse. E in più è un modo concreto di misurare la devozione dei loro sottomessi. “Una persona che vuole essere nostra schiava deve rispettare i limiti che fissiamo noi”, afferma Daddy An Li, una dominatrice di Los Angeles che richiede ai suoi sottomessi la prova dell’avvenuta vaccinazione. “Se ci vuoi fare da schiavo ci devi rispettare”. 

Altre, come Goddess Snow, ci vedono anche un’opportunità educativa “Per quanto mi riguarda, io non vogliono persone che fanno ciò che gli dico solo perché glielo dico. Voglio che lo facciano perché sanno che è la cosa giusta”, afferma. Spesso fornisce ai suoi clienti timorosi link da leggere su quanto il vaccino sia sicuro, così che possano prendere la decisione per conto loro. “Una cosa è dire a qualcuno ‘non puoi masturbarti per una seettimana’. Un’altra cosa è dirgli ‘voglio che ti inietti questa sostanza’”, afferma. “Non voglio esserne responsabile io. Parte del BDSM riguarda l’autonomia, e voglio che loro siano autonomi in questo caso”.

Anche Mistress Manouche, una dominatrice inglese, richiede la prova dell’avvenuta vaccinazione ai sottomessi che vogliono prenotare una sessione con lei. Lo fa per preoccupazioni sanitarie: ha avuto una leucemia e subito un trapianto di midollo, vive con i suoi genitori anziani e riceve a casa. All’inizio chiedeva ai clienti di indossare la mascherina ma ha presto scoperto che non era fattibile in quel contesto. “Facciamo una cosa molto intima”, dice a Rolling Stone. “Sputo in bocca ai miei sottomessi. Li tocco, li frusto. Siamo in uno spazio chiuso. Non è praticco indossare la mascherina. Non potevo lavorare normalmente”.

A secondo di qual è la loro specialità, alcune dominatrici non si sentono a loro agio a ricevere clienti non vaccinati. “Io sono specializzata in scat” – di base, fare la cacca sui clienti – “e non posso farlo con persone non vaccinate”, spiega Daddy An Li.

Come molte dominatrici, la pandemia ha colpito duramente gli affari di Mistress Manouche. Anche se ha cercato di spostare il suo business online, ha presto scoperto che non funzionava come prima ed è passata a vendere cartoline e ccioccolatini giusto per fare abbastanza soldi per le picccole spese. “È stato orribile”, afferma. Dopo aver ricevuto la prima dose di vacicno lo scorso gennaio e la seconda lo scorso aprile, ha cominciato a riaprire il suo dungeon previa vaccinazione dei clienti. “All’inizio non volevano”, dice, citandone uno in particolare che l’aveva pregata di esentarlo, dicendo che avrebbe fatto un tampone ogni giorno pur di vederla. Ma alla fine era risucita a convincerlo a vaccinarsi, così come aveva convinto altri 5 clienti. “Se li minaccio di non potermi più vedere, alla fine si vaccinano”.

Per molti versi la comunità BDSM ha dei vantaggi unici di fronte alla pandemia. Come spiega Mistress Marley, una dominatrice di New York, “il settore è molto attento ai protocolli di sicurezza. Ruota tutto intorno alla sicurezza e al consenso. Abbiamo parole di sicurezza e vogliamo accertarci che le persone siano al sicuro. Stiamo attenti e badiamo gli uni agli altri perché questo mondo può essere rischioso”, racconta a Rolling Stone. “L’industria in generale era molto attenta alla sicurezza anche prima del Covid”.

Detto ciò, non tutte le dominatrici rendono la vaccinazione un requisito necessario per vederle – in particolare se farlo potrebbe avere per loro conseguenze negative. Snow afferma che la questione è spesso discussa nel canale Slack di sex worker che gestisce, e che nel pieno della pandemia c’era un dibattito riguardo al fatto se fosse o meno etico incontrarsi con i clienti. “Il punto controverso è che le entrate economiche dei sex worker sono state decimate dalla pandemia”, afferma, “quindi c’era un sacco di discussione: c’erano persone messe meglio che se la prendevano con quelle messe peggio che continuavano a vedere i loro clienti”. Discorsi simili sono venuti fuori con l’arrivo dei vaccini: “alcune persone non possono permettere di dire ‘se non sei vaccinato non ci vediamo’. Devono prendere decisioni tenendo in considerazione anche i soldi, non solo la salute”. 

Infatti, la politica di vaccinazione obbligatoria ha avuto conseguenze negative anche per Wicked Eden. Snow stima di aver avuto una riduzione delle prenotazioni del 30% da quando l’ha introdotta. E dice che dopo averla annunciata è stata inondata di email da parte di clienti furiosi. Ma la vasta maggioranza dei sottomessi che non erano pienamente convinti di fare il vaccino l’hanno fatto pur di vederla. E dopo “gli dico sempre, ‘bravissimo, sono fiera di te!'”

Questo articolo è apparso originariamente su Rolling Stone US

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