È Beyoncé ad aprire la cerimonia in onore di Kobe Bryant e di sua figlia, Gianna, con una performance emozionante di XO e Halo. Affiancata da un piccolo coro e dalla band, Beyoncé ha attaccato con i primi versi di XO, poi si è fermata e ha detto ai presenti: «Sono qui perché amo Kobe e questa era una delle sue canzoni preferite. Vorrei ricominciare dall’inizio, e vorrei lo facessimo tutti insieme, vorrei che cantaste così forte da fargli sentire il vostro amore». Ha suonato il pezzo da capo, poi è passata alla ballata del 2008 Halo.
Subito dopo la performance di Beyoncé, un commosso Jimmy Kimmel ha preso la parola per un breve discorso: «Oggi siamo qui con i compagni di squadra e gli avversari di Kobe, i suoi amici, la sua famiglia e i suoi fan per cercare di dare un senso a quello che è successo a queste nove splendide persone. Come hanno raccontato tutti, erano persone piene di vita con famiglie, amici, colleghi, compagni di scuola, parenti e figli», ha detto. «Io continuo a cercare del positivo in tutto questo, ma è difficile, perché non ce n’è molto. La cosa migliore che sono riuscito a pensare è questa: Gratitudine. Mi sembra che l’unica cosa che possiamo fare è essere grati a queste persone per il tempo che abbiamo passato insieme a loro, e per il tempo che possiamo ancora passare insieme gli uni con gli altri».
Dopo il presentatore, è la moglie Vanessa Bryant a salire sul palco, dedicando l’inizio del suo discorso alla figlia Gianna. «Era una bambina sicura, ma non arrogante. Amava aiutare gli altri, spiegargli le cose… era molto simile al suo papà, a entrambi piaceva aiutare gli altri a imparare cose nuove, a migliorarsi. Erano grandi insegnanti… Mi abbracciava spesso e mi stringeva così forte, potevo sentire il suo amore».
“Gigi would have easily become the best player in the WNBA.”
Vanessa Bryant remembers her daughter, Gianna. pic.twitter.com/9tv3w8wL6a
— NBA TV (@NBATV) February 24, 2020
Vanessa Bryant ha usato le stesse parole dolci, semplici e divertenti per descrivere il marito. Ha raccontato dei suoi grandi gesti romantici, definendolo «l’MVP dei papà con figlie femmine… a loro ha insegnato a essere coraggiose, ad andare avanti quando le cose si fanno difficili».
«[Kobe e Gianna] erano facili da amare, tutti gli gravitavano attorno spontaneamente. Erano divertenti, felici, sciocchi e amavano la vita. Erano pieni di gioia e spirito d’avventura. Dio sapeva che non sarebbero potuti restare su questa Terra senza l’un l’altro. Li ha riportati a casa così che restassero insieme».
“He was my everything.”
Vanessa Bryant remembers Kobe at the Celebration of Life. pic.twitter.com/vHb9xP0qmm
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Poco dopo si sono esibite anche Alicia Keys, che ha suonato la Sonata al chiaro di luna di Beethoven, e Christina Aguilera, che ha intonato l’Ave Maria di Schubert. La Keys aveva già reso omaggio a Bryant durante la cerimonia dei Grammy, che ha condotto, suonando insieme ai Boyz II Men una cover di un brano della band, anno 1991: It’s So Hard to Say Goodbye to Yesterday.
In un discorso molto sentito, Michael Jordan ha parlato del suo rapporto con Bryant, scherzando: «Ora mi toccherà rivedermi nei meme, mentre piango, per i prossimi tre anni. Kobe ha sempre tirato fuori il meglio di me, e lo farà sempre».
Poi è stato il turno di Shaquille O’Neal, che ha raccontato al pubblico quanto è stato incredibile giocare insieme. Ha ammesso anche che il loro rapporto non è sempre stato facile, ma che l’amicizia ha sempre vinto. Paragonando la coppia che formava con Bryant al rapporto John Lennon – Paul McCartney, ha detto: «Ci sostenevamo a vicenda per dare il massimo, e sono fiero che nessun’altra squadra abbia ottenuto quello che abbiamo ottenuto noi nei Lakers».