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Italia, ecco da chi ripartire per ricostruire la Nazionale

Nel giorno delle dimissioni di Carlo Tavecchio da presidente della FIGC, l’Italia calcistica non deve perdere tempo e ripartire subito dai giovani come Donnarumma e Belotti

Italia, ecco da chi ripartire per ricostruire la Nazionale

Foto di MB Media

Il movimento si è finalmente liberato di un peso enorme, prendendo le distanze dai due principali artefici della mancata qualificazione al Mondiale 2018, Tavecchio e il ct Giampiero Ventura, ma è già tempo di guardare ai prossimi obiettivi. L’Europeo del 2020 non è poi così lontano, e considerando gli addii degli ultimi tre campioni del mondo del 2006 – Buffon, Barzagli e De Rossi – servono idee chiare per il futuro.

E’ condivisibile vedere tutto in grigio e nero quando ci si ritrova senza presidente federale e soprattutto senza un commissario tecnico, ma l’Italia ha già una risorsa su cui fare affidamento ed è poi quella più importante: i calciatori. La colossale balla che l’Italia non produce giocatori di altro livello è presto smentita e gli ottimi risultati dell’Europeo Under 21 e del Mondiale Under 20 che hanno certificato l’abbondanza di talento tra i più giovani.

In vista dell’Europeo 2020, che si disputerà in 13 differenti città europee con finale a Wembley, e soprattutto in prospettiva di Qatar 2022, la Nazionale dovrà trovare nuovi leader e molti di questi sono già di casa a Coverciano. Ecco il futuro della Nazionale:

Portieri

Nonostante l’addio di Buffon possiamo dormire sonni tranquilli. Sembra paradossale ma dal punto di vista tecnico l’Italia può contare sul portiere più interessante del panorama mondiale, Gianluigi Donnarruma (Milan). A 18 anni Gigio è a meno di 10 presenze dalle 100 in Serie A, e vanta già 4 apparizioni in azzurro. Dietro di lui i futuri Toldo, Peruzzi, De Sanctis, grandi portieri che difficilmente potranno vestire la numero 1 della nazionale: Meret, Audero, Perin sono i principali candidati ad essere i ‘12’ del portiere del Milan.

Difensori

Dietro il milanista Bonucci, che in caso di addio di Chiellini prenderà la fascia di capitano, cresceranno Rugani e Caldara. Il primo sta giocando con continuità nella Juventus, il secondo sta collezionando le prime esperienze europee con l’Atalanta e sembra sempre più pronto sbarcare a Torino (il cartellino è della Juve).

Il prossimo addio di Caldara permetterà alla fucina di talenti bergamasca di far crescere Bastoni, di proprietà dell’Inter ma per i prossimi due anni aggregato alla squadra di Gasperini. Il tutto nella speranza che Romagnoli possa definitivamente sbocciare, diventando il difensore di livello internazionale di cui l’Italia ha bisogno.

Per quanto riguarda gli esterni, il futuro è più che roseo. Florenzi, Darmian, Spinazzola, Zappacosta, Conti, Emerson Palmieri, sono tutti giocatori con esperienza europea (alcuni stanno iniziando ora in Europa o Champions League) che dovrebbero arrivare ai prossimi appuntamenti internazionali nel pieno della loro maturità calcistica.

Centrocampisti

Il reparto che al momento desta maggiori preoccupazioni e che negli ultimi anni ha visto un ricambio di talento modesto. Verratti prenderà finalmente le chiavi del centrocampo azzurro, anche se con qualche anno di ritardo. Nel 2022 il centrocampista del PSG avrà 30 anni e con tutta probabilità avrà aggiunto al suo palmares tanti altri trofei. Con l’ex Pescara improbabile vedere Marchisio o Parolo. Più chance per Jorginho, Cristante, Pellegrini e Gagliardini, quattro giocatori che nell’ultimo anno sono cresciuti costantemente.

Il futuro però passa anche dai piedi di Barella e Mandragora: due giocatori al momento un po’ fuori dai radar azzurri perché intenti nel farsi le ossa in due piazza da salvezza come Cagliari e Crotone. Se dovessero rispettare le aspettative e migliorare costantemente difficile pensare a un’Italia senza di loro. Occhi puntati anche sull’ennesimo prodotto dell’Atalanta, Melegoni: il capitano dell’Under 19 quest’anno non ha ancora giocato con la prima squadra, ma di lui si parla un gran bene.

La speranza, infine, è quella di poter naturalizzare Diawara: il centrocampista del Napoli, classe 1997, è già tra i più interessanti del campionato, ma non è detto che il passaporto arrivi in breve tempo, anzi.

Attaccanti

Il reparto che sembra poter svoltare dopo un periodo di vacche magre. Belotti è il nome da cui ripartire, senza parlare di Immobile, alla miglior stagione in carriera fino ad ora. Il primo dovrà presto trovare una piazza con cui misurarsi in Champions League, mentre il giocatore della Lazio ha chance di fare strada in Europa con la maglia biancoceleste.

Seguono Cutrone, Pellegri e Kean sono i prospetti più intriganti, ma non è detto che non sia riservata un’ultima chance a giocatori classe 1990 come Zaza e Balotelli.

Tra gli esterni c’è grande abbondanza. El Shaarawy, Insigne e Bernardeschi giocano con continuità in grande squadre, anche se attualmente il napoletano è una spanna sopra i due colleghi di Roma e Juve. Il futuro, però, dice Chiesa, Orsolini, forse Berardi e Verdi per guardare a chi ha più esperienza.