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La carriera matta di Kevin Prince Boateng

Il prestito dal Sassuolo al Barcellona è solo l'ultimo atto di una carriera altalenante e fantasiosa. Ora al centrocampista ghanese manca solo il gol al Clásico contro il Real Madrid

FC Barcelona

Zitto zitto tra la telenovela Higuain, l’arrivo (forse) di Piatek al Milan e il rinnovo contrattuale di Wanda Icardi, la vera mossa del calciomercato invernale l’ha fatta Kevin Prince Boateng: il centrocampista 31enne tedesco naturalizzato ghanese dall’estro imprevedibile che, in linea con il suo spesso altalenante rendimento in campo, sta vivendo una delle carriere più matte che si ricordino. (Il fratello Jerome, campione del mondo con la nazionale tedesca, ha avuto un percorso più ordinato: dal 2011 è una colonna difensiva del Bayern Monaco).
Il 21 gennaio è stato annunciato il suo prestito dal Sassuolo, dove ha giocato la prima metà della stagione, al Barcellona. Cioè da una squadra, rispettabilissima, ma che oggi si trova al 12° posto del campionato italiano, non esattamente il più bello del mondo – per quanto CR7 l’abbia scelto per godersi il tramonto della sua carriera – a uno dei team più forti e titolati di sempre, oggi primo nel campionato spagnolo davanti ad Atletico e Real Madrid. Con un’opzione d’acquisto fissata a 8 milioni di euro, noccioline per il calcio spagnolo dal fisco agevolato, è un geniale colpo low cost degno di un Galliani dell’età dell’oro.


Boateng, che ha giocato nel Milan due volte, dal 2010 al 2013 e ancora dal 2015 al 2016 – con una parentesi di due anni allo Schalke 04 – segnando in tutto 11 gol e vincendo il campionato 2010-2011 accanto a Ibrahimovic e Thiago Silva, non è certo uno che si lascia scoraggiare da un’annata difficile. Dopo il Milan, svincolato, era finito al Las Palmas, una mossa che sembrava la scelta glamour di fine carriera di un calciatore famoso anche per la sua vita fuori dal campo (è sposato con la showgirl Melissa Satta con cui ha avuto due figli, di cui uno porta il nome perfetto di Maddox Prince). Ma sotto il sole delle Canarie Kevin Prince segna comunque 10 gol in 28 partite, e guadagna il record di unico calciatore in attività ad avere segnato nei quattro maggiori campionati europei (Serie A, Premier League, Bundesliga e Liga), o almeno così informa Wikipedia. La risalita passa ancora dalla Germania, all’Eintracht di Francoforte, e quindi il ritorno in Italia al Sassuolo, dove come falso nueve segna 4 gol prima di infortunarsi a fine novembre. (In estate ha trovato anche il tempo di diventare un rapper, sotto il nome di PRIN$$ Boateng). Ma quello che ha fatto vedere in questi mesi deve essere bastato a Ernesto Valverde, tecnico del Barcellona, per capire che uno come Boateng è sempre meglio averlo nelle partite che contano.


E Boateng, infatti, ha già annunciato che vuole segnare nel prossimo Clásico al Bernabeu contro il Real Madrid. Trattandosi di quel genere di giocatore che fa solo gol decisivi (certo, quando gli pare a lui), siamo abbastanza certi che ci divertiremo tutti: noi a seguirlo, e lui a continuare una carriera incredibile che va dove porta il vento.

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