Rolling Stone Italia

L’incredibile carriera di Alessandro Gabrielloni al Como 1907

Sono 5 i calciatori che sono riusciti nell'impresa di contribuire a portare una squadra di calcio dalla Serie D alla A. L'attaccante jesino è uno di questi e per questo Marco Cattaneo si è seduto con lui per farci raccontare questa storia. Perché nel calcio esistono ancora le fiabe

Foto: Como 1907

La storia di Alessandro Gabrielloni sembra una fiaba del calcio che fu. L’attaccante di Jesi infatti non sembrava destinato a una carriera che lo avrebbe portato in serie A. Cresciuto nelle giovanili della sua squadra della sua città, la Jesina, esordisce tra i professionisti nella lontana stagione 2010/2011 in serie D. Per trovare la prima rete bisognerà attendere la stagione successiva ma solo nella sua terza diventerà un perno fisso della squadra.

Dal 2013 inizia poi il consueto girovagare tra i campi di provincia in serie D: Maceratese, Taranto, Campobasso, Cavese. Poi due mezze stagioni in serie C, prima a Martina e poi a Bisceglie, ma con poche presenze e, soprattutto, nessun goal. Ma dicevamo che questa è una fiaba, una bella e rara storia del calcio, e tutto nella vita di Gabrielloni cambia quando nel gennaio 2018 firma per il Como 1907. In città sono anni calcisticamente difficili, il Como è stato appena rifondato e gli anni della Serie A sembrano lontanissimi. Ma da quel momento la storia di Gabrielloni e del Como cambia completamente grazie alla spinta della nuova società. «Avere una società ambiziosa, ti rende ambizioso», racconterà Gabrielloni.

Grazie ai goal del suo nuovo bomber, mai così prolifico in carriera, il Como in due anni arriva in C, poi in altri due in B. Qui ne serviranno tre, e una stagione da 9 goal di Gabrielloni per arrivare finalmente in A a più di vent’anni dall’ultima apparizione. Il sogno di Gabrielloni, del Como e del suo presidente Mirwan Suwarso è così diventato realtà.

Questa storia ce la siamo fatta raccontare anche dallo stesso Gabrielloni che si è seduto con noi e Marco Cattaneo per una lunga intervista sulla propria carriera: «Poter essere ricordato tra qualche anno in questa città è qualcosa che mi rende orgoglioso».

Qui il video dell’intervista integrale:

Iscriviti