«Ho cercato di correre più veloce che potevo. È successo, è successo». Queste le prime parole di Marcell Jacobs dopo la medaglia d’oro nei 100 metri piani a Tokyo. È arrivato primo con un tempo di 9,80 secondi e ha stabilito un nuovo record europeo: è il primo italiano nella storia vincere una medaglia nella disciplina. Prima di lui, nessun azzurro era arrivato a correre la finale dei 100 in 125 anni di Olimpiadi.
Classe 1994, Jacobs è nato a El Paso, Texas, da padre statunitense e madre italiana, ma è arrivato in Italia ad appena un mese ed è cresciuto a Desenzano del Garda. Pratica atletica leggera da quando aveva 10 anni. Nel 2015 aveva stabilito il record italiano nel salto in lungo indoor e aveva dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Rio nel 2016 a causa di un infortunio.
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Nella stessa giornata è arrivato un altro oro leggendario per il nostro Paese: quello di Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Nella disciplina, prima di lui c’era riuscita soltanto Sara Simeoni a Mosca ’80. Il 29enne marchigiano è salito sul gradino più alto del podio ex aequo con il qatarino Muttaz Barshim dopo che entrambi, grandi amici, anno saltato le stesse misure senza errori (2,19 metri, 2,24, 2,27, 2,33 e 2,37). Poi tre errori ciascuno sui 2,39 metri: i due hanno preferito evitare lo spareggio e accettare l’oro a pari merito.
Detentore del record italiano di 2,39 metri, Tamberi è considerato uno dei più forti al mondo ma ha dovuto fare i conti con diversi infortuni: cinque anni fa, a Rio, era stato costretto a rinunciare all’Olimpiade con una caviglia immobilizzata.
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A Tokyo 2020, L’Italia è a quota 27 medaglie end cui 4 ori, 8 argenti e 15 bronzi.