Marco Belinelli e l'All-Star Game | Rolling Stone Italia
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Marco Belinelli e l’All-Star Game

Anche questo mese il cestista italiano ci racconta l'universo che ruota attorno al campionato di basket più famoso del mondo. Dopo dieci anni di NBA e due All-Star Game, un resoconto da Charlotte su come ci si prepara (con la mamma) a uno dei weekend più importanti della stagione

Marco Belinelli e l’All-Star Game

Nov 21, 2016; Charlotte, NC, USA; Charlotte Hornets guard Marco Belinelli (21) stands on the court during the game against the Memphis Grizzlies at Spectrum Center. Memphis defeated Charlotte 105-90. Mandatory Credit: Jeremy Brevard-USA TODAY Sports

Si avvicina il weekend dell’All-Star Game e vi dirò cosa ne penso. Dopo dieci anni di NBA – e l’onore di aver partecipato a due edizioni dell’ASG – posso confermare che è un appuntamento incredibile e folle. Dal momento in cui arrivi nella città che ospita la manifestazione, entri in un frullatore di appuntamenti senza poterti concedere un secondo. Foto, interviste ed eventi con gli sponsor. Insomma, arriva la sera in cui infine devi prendere la palla in mano e pensi: “Finalmente!”. È emozionante esserci e ti rendi conto di quanto business ci sia intorno alla NBA.

Vi svelo un particolare che nessuno vi dice mai: le ultime dieci partite prima dell’All-Star Game e le cinque successive sono quelle in cui i team sono più soft. Tutti i giocatori hanno la testa presa dalle vacanze e sono queste le partite di cui bisogna approfittare per vincere. Noi per ora non siamo stati molto bravi, ma speriamo di riprenderci presto! 

Veniamo ai quintetti e alle riserve: sia nella East sia nella West i nomi sono quelli usciti, nessuna grande sorpresa. Avrei voluto vedere Russell Westbrook nel quintetto titolare al posto di Curry. Fino ad ora infatti, Kevin Durant è il giocatore più forte e determinante dei Warriors. È continuo, ha una facilità di tiro pazzesca, difende, stoppa. Talento Pazzesco. Vedo invece Westbrook e James Harden i due migliori della lega. Sono davvero i più forti. Harden è migliorato molto e fa girare la squadra.
Guardando ai miei Charlotte Hornets, sono molto contento per Kemba Walker e Frank Kaminsky che saranno a New Orleans.

Il mese di gennaio è stato bello dal punto di vista personale perché sono venuti a Charlotte i miei genitori. Avere loro vicino è sempre piacevole: svegliarsi la mattina e sentire già il profumo dalla cucina della mamma – i pranzetti che prepara sono insuperabili. Poi vedere mio fratello Umberto discutere con lei intorno ai fornelli è sempre molto divertente! Mio padre finalmente si è riposato, visto che a casa non riesce mai a mollare il lavoro. Divano, relax e Super Mario (lui si diverte tantissimo con la DS). Ammetto di aver messo su un paio di chili, ma come ogni anno mi rimetto in forma appena ripartono!

Marco Belinelli insieme a sua madre

Marco Belinelli insieme a sua madre

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