Golden Globe 2025, ecco tutti i vincitori
Trionfano 'The Brutalist', 'Shōgun' ed 'Emilia Pérez' in una serata di poche snobbate (qualcuno ha detto 'Wicked'?) e meno sorprese. Ora la stagione degli Oscar può cominciare
Trionfano 'The Brutalist', 'Shōgun' ed 'Emilia Pérez' in una serata di poche snobbate (qualcuno ha detto 'Wicked'?) e meno sorprese. Ora la stagione degli Oscar può cominciare
Il nuovo (e riuscitissimo) 'Mr. & Mrs. Smith', la (favolosa) rivisitazione di 'Ripley' starring Andrew Scott, ma anche la mob story con protagonista Pinguino (Colin Farrell). E il titolo più chiacchierato dell'anno: 'Baby Reindeer', what else?
Una (signora) sposa cadavere, una suora, un'istruttrice di fitness e perfino delle streghe. Chi si aggiudicherà il titolo di regina (o re) dei travestimenti?
Un protagonista annunciato, 'Shōgun', e soddisfazioni per 'The Bear' e 'Baby Reindeer': la 76° edizione degli "Oscar" della tv è stata dominata dai titoli che ci aspettavamo, e le sorprese sono state soprattutto tra gli snobbati. La vittoria più bella: Liza Colón-Zayas aka Tina
Quando la realtà non basta, arriva la (semi)fiction: dal caso di quest'anno a 'Succession' (ebbene sì) passando per 'Dahmer', ecco i migliori titoli che raccontano quasi "tutta la verità, nient'altro che la verità". E che per questo fanno discutere
Nel corso della causa intentata dalla “vera Martha” nei confronti di Netflix per diffamazione, l’autore e attore ricorda i fatti reali che hanno ispirato la serie: «Soffrivo di attacchi di panico, temevo per me e per i miei cari»
La serie di Richard Gadd diventata un caso su Netflix fa discutere per la storia vera su cui è basata. Ma mentre lui si dimostra empatico nei confronti della Martha vera e fittizia, forse i veri cattivi siamo noi
Fiona Harvey accusa il servizio di streaming di diffamazione, inflizione intenzionale di disagio emotivo e negligenza "derivanti dalle brutali bugie" della serie hit di Richard Gadd, che però non compare nella lista degli imputati
Incalzata da Piers Morgan, Fiona Harvey ha negato diversi aspetti della storia, ha minacciato azioni legali e ha mandato un messaggio a Richard Gadd: «Lasciami in pace e fatti una vita»
Bellissima ma che allo stesso tempo atterrisce, in una dicotomia costante di aggettivi che quasi tutti stanno usando per definirla: divertente e devastante, dolorosa e sarcastica, oscura e brillante. L'unico che al momento pare aver trovato una sintesi efficace è Stephen King, che ha commentato così: "Holy shit"
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