Lasciare X non cambierà nulla, tanto vale combattere nel Colosseo come i gladiatori
Lucidate l’armatura per i combattimenti all’Anfiteatro Flavio (sponsored by Airbnb) tra fascisti e zecche rosse, celerini e guerrieri di sinistra anti Musk
Lucidate l’armatura per i combattimenti all’Anfiteatro Flavio (sponsored by Airbnb) tra fascisti e zecche rosse, celerini e guerrieri di sinistra anti Musk
Cosa dobbiamo fare ora che Trump è tornato Presidente? La Boomer Gang ha qualche idea per manifestare il nostro dissenso
Se ci tenessimo davvero alla memoria dovremmo forse dimenticarci di tutte le pippe teatrali dei vari Scanzi, Massini, Scurati e guardare avanti con ‘Siamo solo noi’ nelle cuffie
Nella playlist di Paolo Sorrentino c'è un duo di Basilea; Leonardo Pieraccioni cerca di convertire la figlia all'ascolto di De André; e Simba LaRue è al terzo posto dei singoli più ascoltati su Spotify. Come sempre, niente di nuovo sotto il sole. Tranne la morte di Phil Lesh
Il "non si può più dire niente" è meloniano, i maschi etero bianchi si rifugiano nel radical chic, e i concerti dei big non sono tanto diversi, come sesso e samba. Non rimane che rifugiarsi nei testi di Simba La Rue e Baby Gang
In allegato anche una guida psicogeografica di Milano, dal Naviglio di Night Skinny alla Rozzano di Fedez (che poi è di Buccinasco)
Entrando piano piano nel letargo autunnale, tra ‘Due’ di Enrico Brizzi, il flop di ‘L‘altra Italia’, i Coldplay diventati uncool e il pezzo del cantante dei Måneskin che non comincia mai e a un certo punto, puff, sparisce
È tutta colpa della campagna elettorale, ma anche della corsa alla hit estiva. C'è ancora qualcosa di degno o stiamo già vivendo dentro una vignetta della Settimana Enigmistica? Proviamo a capirlo
Com'è che siamo finiti in una "beautiful dark twisted fantasy" di politici e macchinoni alla Dark Polo Gang, mentre al Salone del Libro arrivano i manganelli contro i manifestanti pro-Palestina?
Il dibattito politico langue e gli stereotipi trionfano: per uscire dalla retorica e tornare nel mondo, dovremmo essere tutti un po' hackerati. Come cantava Springsteen: "Ain't gonna play Sun City"
Ci aspettavamo non dico il Jonathan Glazer proPal che agli Oscar ha fatto parlare per un mese, ma almeno qualcuno che vendicasse il silenzio del Concertone: il minimalismo del non dire nulla, quasi una perversa forma di 'coolness' (“sono così indignato che sarebbe di cattivo gusto mostrartelo”)
Uno scambio sul lessico utilizzato delle forze politiche per il 25 aprile, sulla musica scelta alle manifestazioni (va molto Ghali, per nulla Baby Gang) e i tafferugli in Piazza Duomo («hanno getto benzina sul fuoco, ma il fuoco c'era già»)
È stata una lunga settimna: se in casa Rai diventa tutto prevedibile (Scurati censurato il 25 aprile), al Fuori Salone le influencer addentano bigné al salmone mentre si discetta intorno alle opere di autrici protofemministe. E poi, chiaramente, c'è Taylor Swift
Mentre su Netflix impazza la docu serie con Mike Bongiorno che – in tempi non sospetti – chiede a Silvio: “Non hai mai pensato di fare politica?” e si parla delle pressioni su Amadeus per il Festival, per fortuna nell'aria c'è il ritorno di una nuova forma di fricchettonismo, pop e comunitario, giovane e per nulla nostalgico
La tv accesa sul derby calcistico o su quello tra Baby Touché e Simone Leoni, di sottofondo il nuovo album dei Vampire Weekend, ma sempre con la lacrimuccia rivolta al ricordo del musicista dei Nirvana. Tirate fuori le Birkenstock, è primavera
'Cowboy Carter' ci avvisa che trap e rap hanno i giorni contati. Intanto si avvicina la seconda stagione di 'Belve' e i dischi zeppi di featuring provocano discussioni su Facebook che ci fanno capire che, dell'eterno ritorno dell'uguale e del prevedibile, ne abbiamo abbastanza
Basterà la gentilezza di un Vasco Brondi di un 'Segno di vita' a rispondere alle molestie di Rocco, alla trap imborghesita e sessista di Tony Effe e al duetto 'ingentrificabile' di Geolier con Ultimo?
È come se Giovanni Lindo e soci, stufi marci di essere chiamati in causa dai nostalgici in quanto portatori sani di quell’attitudine anticonformista punkettara dei tempi che furono, si fossero finalmente rotti le palle e dicessero: “Ora fatelo voi il punk! Saremo lì a farvi da colonna sonora, le manganellate prendetele voi che noi abbiamo una certa”
Dalla serie Netflix che ripercorre 'i dolori del giovane Rocco' a Kim Gordon, che invece di fisime e patimenti non ne ha mai voluto sapere
La presenza del giornalista sul palco della reunion dei CCCP è stata una scelta voluta da Lindo Ferretti o una boutade? E, in qualsivoglia caso, era davvero necessaria?
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