Valerio Visintin: «Ecco perché nel food nessuno fa più il giornalista, sono tutte marchette»
Esce il nuovo libro del critico gastronomico “mascherato”, che occulta il suo volto per essere libero di giudicare i ristoranti (e la ristorazione). Un viaggio dietro le quinte di un settore che sembra luminosissimo, ma nasconde più di una magagna: dalla malavita agli chef stellati in rosso, dallo sfruttamento del lavoro ai giornalisti marchettari. E come al solito farà parecchio discutere