Il meglio e il peggio delle liste delle Europee
I leader che candidano sé stessi (su tutti “Giorgia Meloni detta Giorgia”), i partiti-meme, gli impresentabili che comunque si presentano, e nomi inaspettati come Paolo Rossi e Nicolai Lilin (a cui però servono 15mila firme). Scenario di un’elezione (im)possibile